La Polizia provinciale pattuglierà i luoghi sensibili di Perugia - De Marinis:"Supporto a forze dell'ordine e cittadini"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 17 0ttobre 2013 - “La recente storia d’Italia vede esempi di scalate ad aziende pubbliche da parte di cordate imprenditoriali private che, lungi dal risanare crisi industriali di eccezionale gravità, si pensi al caso “Alitalia “, hanno acuito quelle crisi con incapacità gestionale e scarsa o nulla propensione all’innovazione e agli investimenti, inseguendo solo mire di profitto immediato – afferma in una interrogazione il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - I comparto del Trasporto pubblico in Italia è letteralmente scosso da una crisi di liquidità che, al di là del caso singolo di “ Umbriamobilità “, ha portato a situazioni pre - fallimentari o fallimentari in diverse parti del Paese, con l’immancabile affacciarsi sulla soglia di avvoltoi pronti a spartirsi le spoglie di aziende pubbliche un tempo floride. Le cause principali di questa situazione ricadono, al di là di limiti gestionali e di oggettivi ritardi nell’affrontare la crisi esplosa a partire dal 2011 / 2012, principalmente nei tagli pesantissimi apportati al Fondo del Trasporto pubblico locale da parte dei Governi nazionali ( 2,5 miliardi di euro di minori risorse nel 2011 da parte del Governo Berlusconi, solo in parte compensati da 800 milioni stanziati dal Governo Monti , dei quali meno della metà arrivati realmente alle Regioni , più altri 1, 5 miliardi di tagli nel dicembre 2012 ), mentre il trend dei costi dei carburanti ha fatto segnare un + 40 % in pochi anni. E’ assolutamente necessario che tale situazione, alla quale si legano strettamente i destini di “ Umbriamobilità “, va affrontata subito, pena gravissime ripercussioni sulla vita di milioni di cittadini in Italia, utenti del Trasporto pubblico locale. Appare necessario, testualmente,sbarrare il passo all’azione di lobbies private che, chiamate alauguratamente il Trasporto pubblico locale, ne provocherebbero di fatto la fine, essendo l’obiettivo dei privati non il servizio agli utenti, che è l’anima della filosofia del TPL, ma il profitto ad ogni costo, anche a costo di rendere il trasporto appetibile e utilizzabile solo per chi se lo può permettere”. Baldelli interroga quindi la Giunta Provinciale per sapere : “Se non sia il caso di avviare contatti con i parlamentari nazionali e con il Governo per chiedere, di concerto con altre Province e altre Regioni, l’attivazione di un Tavolo specifico legato alla situazione del TPL, con l’appoggio in primo luogo dei parlamentari eletti nel territorio, chiedendo contestualmente il reintegro, almeno parziale, delle risorse tagliate dal Fondo del Trasporto pubblico locale ed evitando ulteriori tagli a venire ; Se non sia opportuno porre la questione di un interessamento rapido e fattivo , da parte dei parlamentari espressione del territorio e del Governo, rispetto alla situazione di “ Umbriamobilità “, in maniera tale da accelerare la risoluzione della questione stessa e offrire una prospettiva di ragionevoli certezze alla collettività umbra, ai lavoratori, alle Istituzioni locali”.
Gc13497.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 17 0ttobre 2013 - “La recente storia d’Italia vede esempi di scalate ad aziende pubbliche da parte di cordate imprenditoriali private che, lungi dal risanare crisi industriali di eccezionale gravità, si pensi al caso “Alitalia “, hanno acuito quelle crisi con incapacità gestionale e scarsa o nulla propensione all’innovazione e agli investimenti, inseguendo solo mire di profitto immediato – afferma in una interrogazione il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - I comparto del Trasporto pubblico in Italia è letteralmente scosso da una crisi di liquidità che, al di là del caso singolo di “ Umbriamobilità “, ha portato a situazioni pre - fallimentari o fallimentari in diverse parti del Paese, con l’immancabile affacciarsi sulla soglia di avvoltoi pronti a spartirsi le spoglie di aziende pubbliche un tempo floride. Le cause principali di questa situazione ricadono, al di là di limiti gestionali e di oggettivi ritardi nell’affrontare la crisi esplosa a partire dal 2011 / 2012, principalmente nei tagli pesantissimi apportati al Fondo del Trasporto pubblico locale da parte dei Governi nazionali ( 2,5 miliardi di euro di minori risorse nel 2011 da parte del Governo Berlusconi, solo in parte compensati da 800 milioni stanziati dal Governo Monti , dei quali meno della metà arrivati realmente alle Regioni , più altri 1, 5 miliardi di tagli nel dicembre 2012 ), mentre il trend dei costi dei carburanti ha fatto segnare un + 40 % in pochi anni. E’ assolutamente necessario che tale situazione, alla quale si legano strettamente i destini di “ Umbriamobilità “, va affrontata subito, pena gravissime ripercussioni sulla vita di milioni di cittadini in Italia, utenti del Trasporto pubblico locale. Appare necessario, testualmente,sbarrare il passo all’azione di lobbies private che, chiamate alauguratamente il Trasporto pubblico locale, ne provocherebbero di fatto la fine, essendo l’obiettivo dei privati non il servizio agli utenti, che è l’anima della filosofia del TPL, ma il profitto ad ogni costo, anche a costo di rendere il trasporto appetibile e utilizzabile solo per chi se lo può permettere”. Baldelli interroga quindi la Giunta Provinciale per sapere : “Se non sia il caso di avviare contatti con i parlamentari nazionali e con il Governo per chiedere, di concerto con altre Province e altre Regioni, l’attivazione di un Tavolo specifico legato alla situazione del TPL, con l’appoggio in primo luogo dei parlamentari eletti nel territorio, chiedendo contestualmente il reintegro, almeno parziale, delle risorse tagliate dal Fondo del Trasporto pubblico locale ed evitando ulteriori tagli a venire ; Se non sia opportuno porre la questione di un interessamento rapido e fattivo , da parte dei parlamentari espressione del territorio e del Governo, rispetto alla situazione di “ Umbriamobilità “, in maniera tale da accelerare la risoluzione della questione stessa e offrire una prospettiva di ragionevoli certezze alla collettività umbra, ai lavoratori, alle Istituzioni locali”.
Gc13497.red