In Provincia monitoraggio del settore con i rappresentanti di categoria insieme all'assessore Feligioni
(Cittadino e Provincia – Perugia, 30 ottobre 2010) – Per l’autotrasporto merci conto terzi e in conto proprio della provincia di Perugia continua il periodo di sofferenza e i numeri lo dimostrano. Se, infatti, confrontiamo le ditte attive al 24 luglio 2009 con quello al 14 ottobre 2010 ci accorgiamo che per il conto terzi si è avuta una diminuzione di 62, passando da 1863 a 1801; le cancellazioni sono a quota 139 (di cui 51 per cessazione attività) segno di una diminuzione della produzione industriale. Anche nel conto proprio la situazione non migliora si è registrata una diminuzione delle licenze rilasciate. Questa è soltanto una parte del poco incoraggiante quadro emerso nel corso della riunione avvenuta in Provincia con l’assessore provinciale di Perugia con delega ai Trasporti Stefano Feligioni insieme a rappresentanti di categoria Pasquale Trottolini (Cna), Marco Barberini (Confartigianato), Gianfranco Buini e Andrea Di Matteo (Confindustria), Pio Bracalenti (Confcooperative). Questo incontro segue di qualche mese uno analogo organizzato sempre dall’assessore per avere il monitoraggio del settore e “a distanza di tempo – è stato detto – purtroppo ci ritroviamo a ragionare su numeri che non lasciano intravedere spiragli di miglioramento”. “Come Provincia di Perugia – ha detto Feligioni – riteniamo molto importanti questi incontri periodici per capire in quale direzione stia andando il settore del trasporto quale indicatore della produzione industriale in quanto anello di trasmissione della filiera”. Barberini ha parlato nel suo intervento delle sanzioni per il cronotachigrafo “imputabili alla condizione disastrata in cui versano le strade, si pensi al Verghereto – ha detto – e alla esigenza di tempi rapidi”. “Purtroppo sono dati che non ci sorprendono – afferma Trottolini -, negli ultimi 7/8 anni abbiamo assistito ad un trend negativo tra problematiche strutturali del trasporto e situazione congiunturale. Ma è negli ultimi mese che le problematiche si sono acuite, se pensiamo alla diminuzione industriale, il gap infrastrutturale (condizione delle strade, mancanza di adeguate aree di sosta, difficoltà nella logistica) e costi che aumentano, come la possibilità del pagamento di un pedaggio”. Buini è d’accordo sull’analisi ma aggiunge che “collegato alle condizioni delle infrastrutture c’è un aumento di costi di manutenzione dei mezzi”. Per Bracalente occorrerebbe “che le istituzioni incentivino l’aggregazione delle imprese per fare in modo che siano più strutturate”.
(Cittadino e Provincia – Perugia, 30 ottobre 2010) – Per l’autotrasporto merci conto terzi e in conto proprio della provincia di Perugia continua il periodo di sofferenza e i numeri lo dimostrano. Se, infatti, confrontiamo le ditte attive al 24 luglio 2009 con quello al 14 ottobre 2010 ci accorgiamo che per il conto terzi si è avuta una diminuzione di 62, passando da 1863 a 1801; le cancellazioni sono a quota 139 (di cui 51 per cessazione attività) segno di una diminuzione della produzione industriale. Anche nel conto proprio la situazione non migliora si è registrata una diminuzione delle licenze rilasciate. Questa è soltanto una parte del poco incoraggiante quadro emerso nel corso della riunione avvenuta in Provincia con l’assessore provinciale di Perugia con delega ai Trasporti Stefano Feligioni insieme a rappresentanti di categoria Pasquale Trottolini (Cna), Marco Barberini (Confartigianato), Gianfranco Buini e Andrea Di Matteo (Confindustria), Pio Bracalenti (Confcooperative). Questo incontro segue di qualche mese uno analogo organizzato sempre dall’assessore per avere il monitoraggio del settore e “a distanza di tempo – è stato detto – purtroppo ci ritroviamo a ragionare su numeri che non lasciano intravedere spiragli di miglioramento”. “Come Provincia di Perugia – ha detto Feligioni – riteniamo molto importanti questi incontri periodici per capire in quale direzione stia andando il settore del trasporto quale indicatore della produzione industriale in quanto anello di trasmissione della filiera”. Barberini ha parlato nel suo intervento delle sanzioni per il cronotachigrafo “imputabili alla condizione disastrata in cui versano le strade, si pensi al Verghereto – ha detto – e alla esigenza di tempi rapidi”. “Purtroppo sono dati che non ci sorprendono – afferma Trottolini -, negli ultimi 7/8 anni abbiamo assistito ad un trend negativo tra problematiche strutturali del trasporto e situazione congiunturale. Ma è negli ultimi mese che le problematiche si sono acuite, se pensiamo alla diminuzione industriale, il gap infrastrutturale (condizione delle strade, mancanza di adeguate aree di sosta, difficoltà nella logistica) e costi che aumentano, come la possibilità del pagamento di un pedaggio”. Buini è d’accordo sull’analisi ma aggiunge che “collegato alle condizioni delle infrastrutture c’è un aumento di costi di manutenzione dei mezzi”. Per Bracalente occorrerebbe “che le istituzioni incentivino l’aggregazione delle imprese per fare in modo che siano più strutturate”.