(Cittadino e Provincia) – Perugia 2 novembre 2012 – “Il progetto Mobilità Alternativa Spoleto I stralcio prevede la realizzazione di impianti di scale mobili nella città sovvenzionati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso un trasferimento di fondi in favore del Comune di Spoleto. Lo stesso Comune avrebbe dovuto girare le somme ricevute ad Umbria
Mobilità la quale avrebbe a sua volta provveduto al pagamento nelle mani della ATI incaricata dei lavori. In questi giorni si è aperta una polemica sulla stampa locale poiché la capofila dell’Associazione Temporanea di Imprese denuncia e rivendica il pagamento degli importi dovuti pari a circa 3 milioni di euro. Tra il Comune di Spoleto e Umbria Mobilità si è registrato un poco edificante rimpallo di responsabilità circa l’avvenuto trasferimento dei fondi per il pagamento degli stati di avanzamento lavori. Secondo il Comune tutte le somme erogate dal Ministero dei Trasporti sono state puntualmente trasferite ad Umbria Mobilità la quale, però, sembrerebbe negare la circostanza mentre l’ATI incaricata, diffida formalmente il pagamento di quanto dovuto e non percepito. Una situazione del genere, anche in considerazione del periodo di crisi che affronta il mercato, finisce con il togliere liquidità alle imprese con la conseguenza di rendere impossibile il pagamento dei lavoratori e l’avanzamento dei lavori. Il persistere sulla stampa locale della vicenda non fa che alimentare le polemiche dando adito a ricostruzioni, supposizioni ed ipotesi di gravi responsabilità che, per quanto fantasiose e comunque non
provate, ledono l’immagine delle Istituzioni coinvolte”. Panfili INTERROGA quindi il Presidente della Provincia, sentita la Presidenza di Umbria Mobilità “Perché esponga in Consiglio, nel più breve tempo possibile, lo stato degli atti chiarendo, una volta per tutte, l’intera situazione”.
(Cittadino e Provincia) – Perugia 2 novembre 2012 – “Il progetto Mobilità Alternativa Spoleto I stralcio prevede la realizzazione di impianti di scale mobili nella città sovvenzionati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso un trasferimento di fondi in favore del Comune di Spoleto. Lo stesso Comune avrebbe dovuto girare le somme ricevute ad Umbria
Mobilità la quale avrebbe a sua volta provveduto al pagamento nelle mani della ATI incaricata dei lavori. In questi giorni si è aperta una polemica sulla stampa locale poiché la capofila dell’Associazione Temporanea di Imprese denuncia e rivendica il pagamento degli importi dovuti pari a circa 3 milioni di euro. Tra il Comune di Spoleto e Umbria Mobilità si è registrato un poco edificante rimpallo di responsabilità circa l’avvenuto trasferimento dei fondi per il pagamento degli stati di avanzamento lavori. Secondo il Comune tutte le somme erogate dal Ministero dei Trasporti sono state puntualmente trasferite ad Umbria Mobilità la quale, però, sembrerebbe negare la circostanza mentre l’ATI incaricata, diffida formalmente il pagamento di quanto dovuto e non percepito. Una situazione del genere, anche in considerazione del periodo di crisi che affronta il mercato, finisce con il togliere liquidità alle imprese con la conseguenza di rendere impossibile il pagamento dei lavoratori e l’avanzamento dei lavori. Il persistere sulla stampa locale della vicenda non fa che alimentare le polemiche dando adito a ricostruzioni, supposizioni ed ipotesi di gravi responsabilità che, per quanto fantasiose e comunque non
provate, ledono l’immagine delle Istituzioni coinvolte”. Panfili INTERROGA quindi il Presidente della Provincia, sentita la Presidenza di Umbria Mobilità “Perché esponga in Consiglio, nel più breve tempo possibile, lo stato degli atti chiarendo, una volta per tutte, l’intera situazione”.