(Cittadino e Provincia) – Perugia 31 agosto 2012 – “Su Umbria Mobilita' - Afferma in una nota il Capogruppo dell’Udc in Consiglio Provinciale Maurizio Ronconi - e' ormai il tempo del coraggio. La sinistra umbra riconosca il grave errore di valutazione e le procedure errate seguite per la fusione della azienda di trasposto regionale oltre a una grave mancanza da parte dei soci, Regione, Province, comuni di Perugia e Terni, del doveroso controllo gestionale dell'azienda. Un azzeramento immediato della governace con contestuale commissariamento della azienda con uomini super partes e dalla riconosciuta professionalita' a cui dare mandato di risanare l'azienda ricorrendo a possibili dismissioni e con la prospettiva di una progressiva privatizzazione dell'azienda di trasporti regionale. Una cura da cavallo e' l'unica soluzione per impedire dhe Umbria mobilita' diventi, ancora piu' di oggi, un pozzo senza fondo e una spesa insostenbile per i cittadini umbri. Di pari passo i soci nominino una commissione di inchiesta formata da tecnici del settore e magistrati che indaghi compiutamente si errori e, se ci sono state, malgestioni”.
Gc12346.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 31 agosto 2012 – “Su Umbria Mobilita' - Afferma in una nota il Capogruppo dell’Udc in Consiglio Provinciale Maurizio Ronconi - e' ormai il tempo del coraggio. La sinistra umbra riconosca il grave errore di valutazione e le procedure errate seguite per la fusione della azienda di trasposto regionale oltre a una grave mancanza da parte dei soci, Regione, Province, comuni di Perugia e Terni, del doveroso controllo gestionale dell'azienda. Un azzeramento immediato della governace con contestuale commissariamento della azienda con uomini super partes e dalla riconosciuta professionalita' a cui dare mandato di risanare l'azienda ricorrendo a possibili dismissioni e con la prospettiva di una progressiva privatizzazione dell'azienda di trasporti regionale. Una cura da cavallo e' l'unica soluzione per impedire dhe Umbria mobilita' diventi, ancora piu' di oggi, un pozzo senza fondo e una spesa insostenbile per i cittadini umbri. Di pari passo i soci nominino una commissione di inchiesta formata da tecnici del settore e magistrati che indaghi compiutamente si errori e, se ci sono state, malgestioni”.
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