Incontro con le associazioni di categoria - In flessione le ditte attive del settore
(Cittadino e Provincia – Perugia, 31 marzo ’11) - Le problematiche del trasporto merci nella Provincia di Perugia sono state oggetto di un incontro svoltosi presso l’Assessorato della Provincia di Perugia alla mobilità e ai trasporti con i rappresentanti delle associazioni di categoria. All’incontro erano presenti Marco Barberini di Confartigianato, Pio Braccalenti e Andrea Radicchi di Lega Coop, Pasquale Trottolini di CNA e Gianfranco Buini di Anita-Confindustria. Il confronto è stato anche occasione per la presentazione dei dati elaborati dagli uffici relativi al resoconto semestrale delle attività. Da questi emerge che le ditte di autotrasporto merci in conto terzi ad oggi attive nella provincia di Perugia sono 1750, 452 in meno rispetto al 2005, con 25 cancellazioni effettuate nei primi mesi dell’anno, quasi il doppio delle nuove iscrizioni ferme a 13. Stessa flessione per quanto riguarda le licenze per l’autotrasporto merci in contro proprio. Quello del trasporto merci – secondo quanto è emerso dall’incontro - è un settore della nostra economia che risente pesantemente ed in maniera drammatica della crisi del nostro sistema produttivo in quanto esso costituisce uno dei servizi più prossimo alle imprese produttrici. Molte imprese di autotrasporto, a partire dagli artigiani, comprese quelle che hanno un’organizzazione maggiormente dimensionata, consortile o cooperativa, si trovano a dover competere sul mercato attuale in condizioni negative di concorrenza ricorrendo a delle offerte ai limiti della copertura dei costi in continuo aumento, soprattutto sul fronte dei carburanti e delle manutenzioni. La crisi del sistema economico e produttivo della nostra Regione e della nostra Provincia ha infatti abbattuto in maniera significativa il volume delle merci trasportabili su gomma e di questa situazione l’indotto dei trasporti è una delle principali vittime. Per contrastare questa crisi, a detta condivisa degli interlocutori, è necessario, per quello che spetta alle Istituzioni della nostra Regione, predisporre politiche ed interventi immediati sul piano della programmazione e sul piano delle infrastrutture. Il Piano regionale dei trasporti in fase di predisposizione costituisce da questo punto di vista un’occasione straordinaria ed ineludibile perché si possa riavviare un confronto anche sul trasporto merci e perché su di esso e la sua crisi possa concentrarsi una giusta attenzione. Il completamento delle infrastrutture viarie come la Perugia-Ancona e l’ammodernamento e la messa in sicurezza delle esistenti, così come il completamento delle piastre logistiche già programmate, almeno di quelle per cui sono state definite ed assegnate le risorse finanziarie, sono essenziali per restituire al settore locale del trasporto merci una possibilità di restare sul mercato e di intercettare nuove traiettorie di sviluppo. Tali interventi costituiscono la base per rilanciare una programmazione intermodale che, abbattendo costi e tempi di percorrenza, guardi alle direttrici internazionali e mediterranee del traffico delle merci, in un contesto di integrazione logistica tra trasporto su gomma, su rotaia e via mare. Una programmazione intermodale ed una pianificazione di interventi che diventa efficace e risolutiva solo se effettuata in forte sinergia con le altre Istituzioni e le forze economiche e sociali nel contesto dell’Italia di mezzo. E’ questa la grande vertenza su cui da tempo la nostra Provincia è impegnata e che trova il sostegno pieno e convinto delle forze economiche del territorio.
Tra11006.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 31 marzo ’11) - Le problematiche del trasporto merci nella Provincia di Perugia sono state oggetto di un incontro svoltosi presso l’Assessorato della Provincia di Perugia alla mobilità e ai trasporti con i rappresentanti delle associazioni di categoria. All’incontro erano presenti Marco Barberini di Confartigianato, Pio Braccalenti e Andrea Radicchi di Lega Coop, Pasquale Trottolini di CNA e Gianfranco Buini di Anita-Confindustria. Il confronto è stato anche occasione per la presentazione dei dati elaborati dagli uffici relativi al resoconto semestrale delle attività. Da questi emerge che le ditte di autotrasporto merci in conto terzi ad oggi attive nella provincia di Perugia sono 1750, 452 in meno rispetto al 2005, con 25 cancellazioni effettuate nei primi mesi dell’anno, quasi il doppio delle nuove iscrizioni ferme a 13. Stessa flessione per quanto riguarda le licenze per l’autotrasporto merci in contro proprio. Quello del trasporto merci – secondo quanto è emerso dall’incontro - è un settore della nostra economia che risente pesantemente ed in maniera drammatica della crisi del nostro sistema produttivo in quanto esso costituisce uno dei servizi più prossimo alle imprese produttrici. Molte imprese di autotrasporto, a partire dagli artigiani, comprese quelle che hanno un’organizzazione maggiormente dimensionata, consortile o cooperativa, si trovano a dover competere sul mercato attuale in condizioni negative di concorrenza ricorrendo a delle offerte ai limiti della copertura dei costi in continuo aumento, soprattutto sul fronte dei carburanti e delle manutenzioni. La crisi del sistema economico e produttivo della nostra Regione e della nostra Provincia ha infatti abbattuto in maniera significativa il volume delle merci trasportabili su gomma e di questa situazione l’indotto dei trasporti è una delle principali vittime. Per contrastare questa crisi, a detta condivisa degli interlocutori, è necessario, per quello che spetta alle Istituzioni della nostra Regione, predisporre politiche ed interventi immediati sul piano della programmazione e sul piano delle infrastrutture. Il Piano regionale dei trasporti in fase di predisposizione costituisce da questo punto di vista un’occasione straordinaria ed ineludibile perché si possa riavviare un confronto anche sul trasporto merci e perché su di esso e la sua crisi possa concentrarsi una giusta attenzione. Il completamento delle infrastrutture viarie come la Perugia-Ancona e l’ammodernamento e la messa in sicurezza delle esistenti, così come il completamento delle piastre logistiche già programmate, almeno di quelle per cui sono state definite ed assegnate le risorse finanziarie, sono essenziali per restituire al settore locale del trasporto merci una possibilità di restare sul mercato e di intercettare nuove traiettorie di sviluppo. Tali interventi costituiscono la base per rilanciare una programmazione intermodale che, abbattendo costi e tempi di percorrenza, guardi alle direttrici internazionali e mediterranee del traffico delle merci, in un contesto di integrazione logistica tra trasporto su gomma, su rotaia e via mare. Una programmazione intermodale ed una pianificazione di interventi che diventa efficace e risolutiva solo se effettuata in forte sinergia con le altre Istituzioni e le forze economiche e sociali nel contesto dell’Italia di mezzo. E’ questa la grande vertenza su cui da tempo la nostra Provincia è impegnata e che trova il sostegno pieno e convinto delle forze economiche del territorio.
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