(Cittadino e Provincia) – Trevi, 21 aprile ‘21 - E’ ormai prossima la scadenza della presentazione da parte del Governo Draghi all’Unione Europea della Programmazione dei fondi del Recovery Fund per l’Italia.
Ed è in vista di questo imminente importante appuntamento che i Progetti che le Regioni stanno presentando al Governo dovrebbero essere frutto di concertazione e di ascolto delle esigenze dei territori, in quanto destinati a ridisegnare il modello di Umbria dei prossimi decenni incidendo in maniera profonda nel nostro modo di vivere, di lavorare, di spostarci e di curare la nostra salute, cui i Comuni invece non sono stati chiamati a contribuire.
In considerazione di questo Stefania Moccoli di ‘Siamo Trevi, Lista Civica Bernardino Sperandio’ ha presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale in cui ‘impegna’ sindaco e giunta “a farsi promotori presso il Governo regionale di una richiesta di concertazione dei progetti del Recovery Fund che riguardando l’Umbria e in particolare l’area della Valle Umbra Sud e dei territori dell’Unione “Terre dell’Olio e del Sagrantino”; e chiede, altresì, di “inviare il presente documento a tutti i Comuni dell’Unione “Terre dell’Olio e del Sagrantino” al fine di approvarlo nei rispettivi Consigli Comunali e successivamente trasmetterlo alla Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria e al Presidente del Consiglio dei Ministri”.
Il Comune di Trevi attraverso l’Associazione dei Borghi più belli d’Italia ha già sottolineato come l’opportunità offerta dai finanziamenti attraverso il Recovery Fund sia un’occasione unica per avviare a soluzione, tra le altre, una serie di problematiche che attengono alla sopravvivenza dei Borghi italiani e alle Comunità che ancora in essi vivono, ridando nuova linfa vitale alla rete dei piccoli centri, che sono l’ossatura sulla quale si regge il corpo di tutta l’Italia.
La salvaguardia e la valorizzazione di comunità come la nostra sono condizionate a un tempestivo e improcrastinabile piano di investimenti su sicurezza, recupero e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e architettonico, sviluppo di reti digitali ed infrastrutture viarie di collegamento, nonché di potenziamento della rete dei servizi alla popolazione.
Ad oggi, nonostante i numerosi solleciti in tal senso, la Regione Umbria non sembra aver avviato un percorso partecipativo inclusivo con i territori, limitandosi a qualche tavolo di concertazione.
Pertanto i Comuni non conoscono i contenuti dei progetti che la Regione Umbria presenterà al Governo per l’inserimento nel PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza).
Trevi21021.RB
(Cittadino e Provincia) – Trevi, 21 aprile ‘21 - E’ ormai prossima la scadenza della presentazione da parte del Governo Draghi all’Unione Europea della Programmazione dei fondi del Recovery Fund per l’Italia.
Ed è in vista di questo imminente importante appuntamento che i Progetti che le Regioni stanno presentando al Governo dovrebbero essere frutto di concertazione e di ascolto delle esigenze dei territori, in quanto destinati a ridisegnare il modello di Umbria dei prossimi decenni incidendo in maniera profonda nel nostro modo di vivere, di lavorare, di spostarci e di curare la nostra salute, cui i Comuni invece non sono stati chiamati a contribuire.
In considerazione di questo Stefania Moccoli di ‘Siamo Trevi, Lista Civica Bernardino Sperandio’ ha presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale in cui ‘impegna’ sindaco e giunta “a farsi promotori presso il Governo regionale di una richiesta di concertazione dei progetti del Recovery Fund che riguardando l’Umbria e in particolare l’area della Valle Umbra Sud e dei territori dell’Unione “Terre dell’Olio e del Sagrantino”; e chiede, altresì, di “inviare il presente documento a tutti i Comuni dell’Unione “Terre dell’Olio e del Sagrantino” al fine di approvarlo nei rispettivi Consigli Comunali e successivamente trasmetterlo alla Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria e al Presidente del Consiglio dei Ministri”.
Il Comune di Trevi attraverso l’Associazione dei Borghi più belli d’Italia ha già sottolineato come l’opportunità offerta dai finanziamenti attraverso il Recovery Fund sia un’occasione unica per avviare a soluzione, tra le altre, una serie di problematiche che attengono alla sopravvivenza dei Borghi italiani e alle Comunità che ancora in essi vivono, ridando nuova linfa vitale alla rete dei piccoli centri, che sono l’ossatura sulla quale si regge il corpo di tutta l’Italia.
La salvaguardia e la valorizzazione di comunità come la nostra sono condizionate a un tempestivo e improcrastinabile piano di investimenti su sicurezza, recupero e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e architettonico, sviluppo di reti digitali ed infrastrutture viarie di collegamento, nonché di potenziamento della rete dei servizi alla popolazione.
Ad oggi, nonostante i numerosi solleciti in tal senso, la Regione Umbria non sembra aver avviato un percorso partecipativo inclusivo con i territori, limitandosi a qualche tavolo di concertazione.
Pertanto i Comuni non conoscono i contenuti dei progetti che la Regione Umbria presenterà al Governo per l’inserimento nel PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza).
Trevi21021.RB