(Cittadino e Provincia – Tuoro sul Trasimeno, 24 gennaio ’12) - Venerdì 27 gennaio ricorre la “Giornata della memoria”. L’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Istituto scolastico promuove il ricordo dell’olocausto dando risalto ai fatti accaduti nel territorio e portati alla ribalta delle cronache solo negli ultimi anni. Previsto a scuola l’incontro con il concittadino Sauro Scarpocchi che nel suo libro da poco edito “L’Isola Maggiore che ho conosciuto” ripercorre la vicenda degli ebrei prigionieri nel castello Guglielmi. I racconti, la narrativa, i film, i documentari ci hanno messo sotto gli occhi immagini tragiche legate all’olocausto che a volte abbiamo vissuto come distanti dal nostro territorio, mentre anche Tuoro ha avuto la sua vicenda legata alla popolazione ebraica forse sconosciuta ai più perchè conclusasi in maniera felice. Scarpocchi nato e vissuto ad Isola si è da sempre prodigato perché l’evento venisse portato alla luce e venisse riconosciuto come solo il coraggio, l’altruismo, la bontà d’animo degli isolani riuscì a rendere meno difficile la prigionia di questi sfortunati e consentì di portarli in salvo. L’epilogo felice della vicenda ha fatto si che ne venisse persa la memoria, ma quali sarebbero state le conseguenze se questi sventurati non fossero stati portati in salvo di notte da quindici valorosi giovani isolani? Tuoro stava versando il suo altissimo tributo di sangue in quei mesi di giugno e luglio del 1944. Nello stesso momento in cui avvenivano sull’Isola e nell’entroterra fatti terribili ad opera dei tedeschi, 15 pescatori giovani e robusti dell’isola portarono in salvo, di notte, con le loro barche i 22 ebrei per evitare il peggio. Si deve al desiderio di Sauro Scarpocchi, all’epoca dei fatti bambino, ma attento a tutto quello che capitava, la volontà di riportare alla luce un episodio eroico e le figure ad esso legate. Da quei tragici momenti tanto tempo è passato, Scarpocchi è diventato un imprenditore di successo, ma quell’episodio d’altruismo è rimasto impresso nel suo cuore pari al desiderio di riportarlo alla luce. E’ storia dei nostri giorni il tributo a Don Ottavio Posta, il parroco di Isola che aveva coordinato tutta l’operazione. Dapprima tramite la concessione della medaglia al Valor civile e di recente con il riconoscimento da parte dello stato d’Israele di “Giusto tra le nazioni”. “Ora è necessario – ha sottolineato il sindaco Mario Bocerani - che il ricordo passi alle nuove generazioni, nelle cui mani sarà il futuro. Un monito questo gesto di eroismo unito alla memoria di quanti ebrei meno fortunati sono finiti nei campi di concentramento, perché non ci siano mai più guerre, mai più discriminazioni raziali. L’Amministrazione comunale ha posto ad Isola un monumento a ricordo. In esso risultano impressi i nomi di tutti i pescatori che misero a repentaglio la loro vita per salvare questi sfortunati la cui unica colpa era di essere ebrei. Un doveroso riconoscimento a tanto altruismo e a chi si è tanto adoperato per non dimenticare”. I ragazzi delle locali scuole leggeranno questa parte del testo di Scarpocchi e verrà aperto un confronto diretto con l’autore. L’interazione solleciterà la voglia di conoscenza insita nei giovani e il desiderio e il piacere di approfondire la storia del proprio territorio. Una lezione di vita alla quale i ragazzi sono chiamati in prima persona a dare il proprio contributo.
Tuo12001.GC
(Cittadino e Provincia – Tuoro sul Trasimeno, 24 gennaio ’12) - Venerdì 27 gennaio ricorre la “Giornata della memoria”. L’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Istituto scolastico promuove il ricordo dell’olocausto dando risalto ai fatti accaduti nel territorio e portati alla ribalta delle cronache solo negli ultimi anni. Previsto a scuola l’incontro con il concittadino Sauro Scarpocchi che nel suo libro da poco edito “L’Isola Maggiore che ho conosciuto” ripercorre la vicenda degli ebrei prigionieri nel castello Guglielmi. I racconti, la narrativa, i film, i documentari ci hanno messo sotto gli occhi immagini tragiche legate all’olocausto che a volte abbiamo vissuto come distanti dal nostro territorio, mentre anche Tuoro ha avuto la sua vicenda legata alla popolazione ebraica forse sconosciuta ai più perchè conclusasi in maniera felice. Scarpocchi nato e vissuto ad Isola si è da sempre prodigato perché l’evento venisse portato alla luce e venisse riconosciuto come solo il coraggio, l’altruismo, la bontà d’animo degli isolani riuscì a rendere meno difficile la prigionia di questi sfortunati e consentì di portarli in salvo. L’epilogo felice della vicenda ha fatto si che ne venisse persa la memoria, ma quali sarebbero state le conseguenze se questi sventurati non fossero stati portati in salvo di notte da quindici valorosi giovani isolani? Tuoro stava versando il suo altissimo tributo di sangue in quei mesi di giugno e luglio del 1944. Nello stesso momento in cui avvenivano sull’Isola e nell’entroterra fatti terribili ad opera dei tedeschi, 15 pescatori giovani e robusti dell’isola portarono in salvo, di notte, con le loro barche i 22 ebrei per evitare il peggio. Si deve al desiderio di Sauro Scarpocchi, all’epoca dei fatti bambino, ma attento a tutto quello che capitava, la volontà di riportare alla luce un episodio eroico e le figure ad esso legate. Da quei tragici momenti tanto tempo è passato, Scarpocchi è diventato un imprenditore di successo, ma quell’episodio d’altruismo è rimasto impresso nel suo cuore pari al desiderio di riportarlo alla luce. E’ storia dei nostri giorni il tributo a Don Ottavio Posta, il parroco di Isola che aveva coordinato tutta l’operazione. Dapprima tramite la concessione della medaglia al Valor civile e di recente con il riconoscimento da parte dello stato d’Israele di “Giusto tra le nazioni”. “Ora è necessario – ha sottolineato il sindaco Mario Bocerani - che il ricordo passi alle nuove generazioni, nelle cui mani sarà il futuro. Un monito questo gesto di eroismo unito alla memoria di quanti ebrei meno fortunati sono finiti nei campi di concentramento, perché non ci siano mai più guerre, mai più discriminazioni raziali. L’Amministrazione comunale ha posto ad Isola un monumento a ricordo. In esso risultano impressi i nomi di tutti i pescatori che misero a repentaglio la loro vita per salvare questi sfortunati la cui unica colpa era di essere ebrei. Un doveroso riconoscimento a tanto altruismo e a chi si è tanto adoperato per non dimenticare”. I ragazzi delle locali scuole leggeranno questa parte del testo di Scarpocchi e verrà aperto un confronto diretto con l’autore. L’interazione solleciterà la voglia di conoscenza insita nei giovani e il desiderio e il piacere di approfondire la storia del proprio territorio. Una lezione di vita alla quale i ragazzi sono chiamati in prima persona a dare il proprio contributo.
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