Queste le proposte: modifiche alla legislazione che obbliga i paesi dell'UE ad avere dei fondi di garanzia che rimborsino i depositanti in caso di fallimento della loro banca e fissa l'importo minimo garantito che, alla fine di quest'anno, salirà a 100 000 euro. L'aumento dovrebbe evitare che i clienti prendano d'assalto le loro banche per ritirare i loro depositi e trasferirli nei paesi che offrono una protezione migliore, come è avvenuto nel 2008 nelle prime settimane di panico dopo lo scoppio della crisi in Europa.
Accelerati i tempi dei rimborsi: invece che entro 3 mesi, la Commissione vuole che i rimborsi siano versati entro una settimana dal fallimento della banca, come negli USA. Essa vuole anche assicurare che i sistemi nazionali di garanzia dei depositi dispongano di fondi sufficienti. Le banche dovranno versare contributi regolari, tanto più alti quanto più grandi sono i loro rischi. In caso di emergenza, i sistemi di garanzia potrebbero farsi prestiti a vicenda. La nuova normativa si applicherà non solo ai conti delle famiglie, ma anche a quelli delle imprese, oggi escluse da alcuni sistemi nazionali. Saranno consentiti anche i rimborsi in altre valute.
Modifiche simili sono proposte anche per i sistemi di indennizzo degli investitori. Questi tutelano i clienti in caso di frode, colpevole negligenza o disfunzioni dei sistemi, ma non li proteggono dal rischio d'investimento.
L'indennizzo garantito agli investitori salirà da un minimo di 20 000 euro a un importo fisso di 50 000 euro e i clienti saranno anche meglio tutelati da frodi.
Tutte queste proposte dovranno essere ora approvate dal Consiglio e dal Parlamento europeo.
La Commissione intende istituire una protezione analoga anche per le polizze di assicurazione. In alcuni paesi esistono già fondi di garanzia delle assicurazioni, ma non c'è ancora nessuna normativa dell'UE in proposito.
Sull'argomento è in corso una consultazione pubblica.
Queste le proposte: modifiche alla legislazione che obbliga i paesi dell'UE ad avere dei fondi di garanzia che rimborsino i depositanti in caso di fallimento della loro banca e fissa l'importo minimo garantito che, alla fine di quest'anno, salirà a 100 000 euro. L'aumento dovrebbe evitare che i clienti prendano d'assalto le loro banche per ritirare i loro depositi e trasferirli nei paesi che offrono una protezione migliore, come è avvenuto nel 2008 nelle prime settimane di panico dopo lo scoppio della crisi in Europa.
Accelerati i tempi dei rimborsi: invece che entro 3 mesi, la Commissione vuole che i rimborsi siano versati entro una settimana dal fallimento della banca, come negli USA. Essa vuole anche assicurare che i sistemi nazionali di garanzia dei depositi dispongano di fondi sufficienti. Le banche dovranno versare contributi regolari, tanto più alti quanto più grandi sono i loro rischi. In caso di emergenza, i sistemi di garanzia potrebbero farsi prestiti a vicenda. La nuova normativa si applicherà non solo ai conti delle famiglie, ma anche a quelli delle imprese, oggi escluse da alcuni sistemi nazionali. Saranno consentiti anche i rimborsi in altre valute.
Modifiche simili sono proposte anche per i sistemi di indennizzo degli investitori. Questi tutelano i clienti in caso di frode, colpevole negligenza o disfunzioni dei sistemi, ma non li proteggono dal rischio d'investimento.
L'indennizzo garantito agli investitori salirà da un minimo di 20 000 euro a un importo fisso di 50 000 euro e i clienti saranno anche meglio tutelati da frodi.
Tutte queste proposte dovranno essere ora approvate dal Consiglio e dal Parlamento europeo.
La Commissione intende istituire una protezione analoga anche per le polizze di assicurazione. In alcuni paesi esistono già fondi di garanzia delle assicurazioni, ma non c'è ancora nessuna normativa dell'UE in proposito.
Sull'argomento è in corso una consultazione pubblica.