(Cittadino e Provincia) – Perugia, 5 novembre ’13 – “Esperienza positiva, ma con qualche distinguo”: così il vicepresidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi si è espresso in merito alla collaborazione Provincia-Procura della Repubblica di Perugia che ha dato modo a molti giovani laureati di effettuare tirocini presso gli uffici giudiziari del capoluogo umbro. Una sorta di bilancio su questa esperienza, che ha visto anche personale di ruolo della stessa Provincia svolgere per un periodo limitato di tempo mansioni presso gli uffici di Procura e Corte d’Appello, è stato tracciato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio provinciale, su iniziativa del consigliere Pdl Bruno Biagiotti che al riguardo ha presentato una interrogazione. In particolare Biagiotti chiedeva di conoscere i termini di questo accordo e se non si ritenesse possibile un ulteriore sforzo per andare in aiuto alle esigenze del Tribunale perugino vista “la carenza endemica di personale” di quest’ultimo, causa di “lungaggini e disagi per cittadini e addetti ai lavori”. “Sulla base di un accordo sottoscritto tra la Provincia e la Procura e la Corte d’Appello nel mese di febbraio – ha ricostruito l’assessore provinciale al personale Carlo Antonini – è stato pubblicato un bando rivolto al personale interno alla Provincia, al quale hanno risposto in sei. Questi dipendenti sono stati assegnati per un anno agli uffici giudiziari e, non essendo pervenute segnalazioni particolari, deduciamo che l’esperienza stia procedendo in maniera positiva”. Nel mese di aprile l’Ente ha, inoltre, pubblicato un nuovo bando, ma in questo caso non sono giunte manifestazioni di interesse da parte del personale provinciale. Sul fronte invece degli stage formativi, rivolti a giovani laureati, è intervenuto Rossi, secondo il quale “i due tipi di interventi attuati, della durata rispettivamente di 12 e 18 mesi, hanno dato esiti molto positivi, anche se l’esperienza risulta essere stata mal interpretata. Occorre essere consapevoli – ha spiegato il vicepresidente – che si tratta di strumenti con finalità esclusivamente formative. Al contrario, nei tirocinanti sono state create false aspettative. E’ nostra intenzione proseguire in questa esperienza, attingendo ai nuovi fondi del FSE, con la consapevolezza però che non può essere questa la strada per sanare una carenza di personale”. “Si sta sollevando un problema reale – ha commentato Biagiotti -: ben vengano progetti di questo tipo, ma vi è la necessità di un riconoscimento ufficiale a chi svolge gli stage, magari rilasciando un attestato spendibile nella pubblica amministrazione”.
OI13441.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 5 novembre ’13 – “Esperienza positiva, ma con qualche distinguo”: così il vicepresidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi si è espresso in merito alla collaborazione Provincia-Procura della Repubblica di Perugia che ha dato modo a molti giovani laureati di effettuare tirocini presso gli uffici giudiziari del capoluogo umbro. Una sorta di bilancio su questa esperienza, che ha visto anche personale di ruolo della stessa Provincia svolgere per un periodo limitato di tempo mansioni presso gli uffici di Procura e Corte d’Appello, è stato tracciato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio provinciale, su iniziativa del consigliere Pdl Bruno Biagiotti che al riguardo ha presentato una interrogazione. In particolare Biagiotti chiedeva di conoscere i termini di questo accordo e se non si ritenesse possibile un ulteriore sforzo per andare in aiuto alle esigenze del Tribunale perugino vista “la carenza endemica di personale” di quest’ultimo, causa di “lungaggini e disagi per cittadini e addetti ai lavori”. “Sulla base di un accordo sottoscritto tra la Provincia e la Procura e la Corte d’Appello nel mese di febbraio – ha ricostruito l’assessore provinciale al personale Carlo Antonini – è stato pubblicato un bando rivolto al personale interno alla Provincia, al quale hanno risposto in sei. Questi dipendenti sono stati assegnati per un anno agli uffici giudiziari e, non essendo pervenute segnalazioni particolari, deduciamo che l’esperienza stia procedendo in maniera positiva”. Nel mese di aprile l’Ente ha, inoltre, pubblicato un nuovo bando, ma in questo caso non sono giunte manifestazioni di interesse da parte del personale provinciale. Sul fronte invece degli stage formativi, rivolti a giovani laureati, è intervenuto Rossi, secondo il quale “i due tipi di interventi attuati, della durata rispettivamente di 12 e 18 mesi, hanno dato esiti molto positivi, anche se l’esperienza risulta essere stata mal interpretata. Occorre essere consapevoli – ha spiegato il vicepresidente – che si tratta di strumenti con finalità esclusivamente formative. Al contrario, nei tirocinanti sono state create false aspettative. E’ nostra intenzione proseguire in questa esperienza, attingendo ai nuovi fondi del FSE, con la consapevolezza però che non può essere questa la strada per sanare una carenza di personale”. “Si sta sollevando un problema reale – ha commentato Biagiotti -: ben vengano progetti di questo tipo, ma vi è la necessità di un riconoscimento ufficiale a chi svolge gli stage, magari rilasciando un attestato spendibile nella pubblica amministrazione”.
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