(Cittadino e Provincia) Perugia 31 ottobre '13 - Con un comunicato stampa il consigliere Luca Baldelli (Prc) esprime soddisfazione per l'offerta di Busitalia per Umbriamobilita: "L'offerta presentata per " Umbriamobilita " da "Busitalia" , controllata da " Ferrovie dello Stato ", fa giustizia dei catastrofismi e dei tanti profeti di sventura che, appollaiati come avvoltoi su vari rami, politici e non, in questi mesi e in queste settimane le hanno tentate tutte pur di intervenire a gamba tesa contro l'Azienda, con la volontà distruttiva di sabotare ogni positiva risoluzione della vicenda, recando un danno non a questa o a quella parte, ma ai cittadini tutti . L'apertura delle buste segna un punto di non ritorno , importante per l'avvenire del Trasporto pubblico locale nella nostra Regione . Si tratta di un'Azienda al 100 % pubblica, perciò viene scongiurato , al momento attuale, ogni rischio di intrusione di privati nella gestione di " Umbriamobilita", scenario di certo auspicato da varie forze , ma distruttivo per la stessa concezione del trasporto pubblico locale come servizio senza fini di lucro . Il Gruppo provinciale del PRC ha sempre , coerentemente ribadito che si doveva sbarrare il passo alla privatizzazione del servizio in Umbria e che le quote di "Umbriamobilita" non andavano assolutamente vendute, pena la morte del TPL nei territori e l'approdo a logiche speculative, con le banche in prima fila nell'affossamento del servizio . La battaglia è stata vinta, ma per vincere la guerra vanno compiute scelte coraggiose e lungimiranti e molta ancora è la strada da fare. I trionfalismi sono pertanto fuori luogo . Occorre lavorare, lavorare e poi ancora lavorare, senza cadere negli opposti errori del pessimismo catastrofista e interessato di alcuni e dell'ottimismo incosciente di altri . Bisogna ora, in primis, valutare attentamente l'offerta, quindi porre in essere misure efficaci per mettere in sicurezza economica l'Azienda, in vista dell'eventuale ingresso di un nuovo socio, evitando il ripetersi di crisi di liquidità a cadenza mensile, fino ad oggi affrontate con grande decisione, assicurando , con minimi ritardi, il pagamento degli stipendi . Fin da ora vanno ribaditi paletti insormontabili su garanzie occupazionali e retributive, Un momento fondamentale sarà quello del Piano di Bacino, che la Provincia di Perugia costruirà per la prima volta con le proprie risorse interne, senza ricorrere a consulenze esterne, risparmiando per questa via la bellezza di 260.000 euro : esso sarà la cornice dentro la quale rimodulare l'offerta del trasporto pubblico, pianificando un tipo di servizio capace di attirare sempre più passeggeri , rafforzando l'intermodalità e la capacità di intercettare i flussi oggi diretti verso l'auto privata, potenziando la rete nelle località meno infrastrutturale dal punto di vista viario. Molto si è fatto nei mesi scorsi, molto va fatto . A mio giudizio - continua Baldelli - parte delle risorse risparmiate deve essere impiegato per l'abbattimento di alcuni aumenti tariffari varati nei mesi scorsi, che ho sempre reputato e reputo ingiusti, iniqui. Va poi, soprattutto, aperto un confronto col Governo nazionale per il reintegro del Fondo per il Trasporto Pubblico Locale, follemente decurtato proprio in un momento nel quale cresce il bisogno di autobus, filobus, tram , treni data la dinamica ascendente del costo dei carburanti . Solo da un reintegro di risorse in quel Fondo si potrà sperare su un avvenire di stabilità e sicurezza per tutte le Aziende del Trasporto pubblico in Italia. Quel che sfugge, infatti, al dibattito locale, evidenziando tutto il provincialismo di certa polemica politica e giornalistica, è che non solo "Umbriamobilita " , ma quasi tutte le Aziende del Trasporto pubblico nazionali sono in crisi , a causa della decurtazione delle risorse destinate a quel capitolo, decurtazione temporalmente coincidente con l'aumento , fino al 40 %, del costo dei carburanti, e a causa dei gravosi meccanismi del Patto di stabilità gravante sugli Enti concedenti che pagano ( o dovrebbero pagare i servizi ). La Provincia, dal canto suo, ha fatto molto, con il prestito ponte che ha letteralmente salvato l'Azienda nel 2012 e con la rapidità e tempestività dei pagamenti per i servizi svolti ( due mensilità pagate in una ) . E' bene che anche gli altri Enti locali facciano la loro parte, a partire da Roma, luogo da cui è partito il bubbone della crisi di " Umbriamobilita" . La Provincia deve poi verificare ogni possibilità utile a destinare risorse per la ricapitalizzazione dell'Azienda, elemento questo che assicurerebbe un importante boccata di ossigeno alla stessa. Va poi disboscata la giungla retributiva dei dirigenti : sono ancora troppi gli emolumenti eccessivi che gravano sul bilancio aziendale , anche dopo che, grazie all'impegno del Gruppo provinciale del PRC, della Provincia e dell'Assessore Della Vecchia in particolare, i costi del Cda si sono ridotti di molto, al di sotto degli stessi parametri fissati dalla " spending review "
OI13449.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 31 ottobre '13 - Con un comunicato stampa il consigliere Luca Baldelli (Prc) esprime soddisfazione per l'offerta di Busitalia per Umbriamobilita: "L'offerta presentata per " Umbriamobilita " da "Busitalia" , controllata da " Ferrovie dello Stato ", fa giustizia dei catastrofismi e dei tanti profeti di sventura che, appollaiati come avvoltoi su vari rami, politici e non, in questi mesi e in queste settimane le hanno tentate tutte pur di intervenire a gamba tesa contro l'Azienda, con la volontà distruttiva di sabotare ogni positiva risoluzione della vicenda, recando un danno non a questa o a quella parte, ma ai cittadini tutti . L'apertura delle buste segna un punto di non ritorno , importante per l'avvenire del Trasporto pubblico locale nella nostra Regione . Si tratta di un'Azienda al 100 % pubblica, perciò viene scongiurato , al momento attuale, ogni rischio di intrusione di privati nella gestione di " Umbriamobilita", scenario di certo auspicato da varie forze , ma distruttivo per la stessa concezione del trasporto pubblico locale come servizio senza fini di lucro . Il Gruppo provinciale del PRC ha sempre , coerentemente ribadito che si doveva sbarrare il passo alla privatizzazione del servizio in Umbria e che le quote di "Umbriamobilita" non andavano assolutamente vendute, pena la morte del TPL nei territori e l'approdo a logiche speculative, con le banche in prima fila nell'affossamento del servizio . La battaglia è stata vinta, ma per vincere la guerra vanno compiute scelte coraggiose e lungimiranti e molta ancora è la strada da fare. I trionfalismi sono pertanto fuori luogo . Occorre lavorare, lavorare e poi ancora lavorare, senza cadere negli opposti errori del pessimismo catastrofista e interessato di alcuni e dell'ottimismo incosciente di altri . Bisogna ora, in primis, valutare attentamente l'offerta, quindi porre in essere misure efficaci per mettere in sicurezza economica l'Azienda, in vista dell'eventuale ingresso di un nuovo socio, evitando il ripetersi di crisi di liquidità a cadenza mensile, fino ad oggi affrontate con grande decisione, assicurando , con minimi ritardi, il pagamento degli stipendi . Fin da ora vanno ribaditi paletti insormontabili su garanzie occupazionali e retributive, Un momento fondamentale sarà quello del Piano di Bacino, che la Provincia di Perugia costruirà per la prima volta con le proprie risorse interne, senza ricorrere a consulenze esterne, risparmiando per questa via la bellezza di 260.000 euro : esso sarà la cornice dentro la quale rimodulare l'offerta del trasporto pubblico, pianificando un tipo di servizio capace di attirare sempre più passeggeri , rafforzando l'intermodalità e la capacità di intercettare i flussi oggi diretti verso l'auto privata, potenziando la rete nelle località meno infrastrutturale dal punto di vista viario. Molto si è fatto nei mesi scorsi, molto va fatto . A mio giudizio - continua Baldelli - parte delle risorse risparmiate deve essere impiegato per l'abbattimento di alcuni aumenti tariffari varati nei mesi scorsi, che ho sempre reputato e reputo ingiusti, iniqui. Va poi, soprattutto, aperto un confronto col Governo nazionale per il reintegro del Fondo per il Trasporto Pubblico Locale, follemente decurtato proprio in un momento nel quale cresce il bisogno di autobus, filobus, tram , treni data la dinamica ascendente del costo dei carburanti . Solo da un reintegro di risorse in quel Fondo si potrà sperare su un avvenire di stabilità e sicurezza per tutte le Aziende del Trasporto pubblico in Italia. Quel che sfugge, infatti, al dibattito locale, evidenziando tutto il provincialismo di certa polemica politica e giornalistica, è che non solo "Umbriamobilita " , ma quasi tutte le Aziende del Trasporto pubblico nazionali sono in crisi , a causa della decurtazione delle risorse destinate a quel capitolo, decurtazione temporalmente coincidente con l'aumento , fino al 40 %, del costo dei carburanti, e a causa dei gravosi meccanismi del Patto di stabilità gravante sugli Enti concedenti che pagano ( o dovrebbero pagare i servizi ). La Provincia, dal canto suo, ha fatto molto, con il prestito ponte che ha letteralmente salvato l'Azienda nel 2012 e con la rapidità e tempestività dei pagamenti per i servizi svolti ( due mensilità pagate in una ) . E' bene che anche gli altri Enti locali facciano la loro parte, a partire da Roma, luogo da cui è partito il bubbone della crisi di " Umbriamobilita" . La Provincia deve poi verificare ogni possibilità utile a destinare risorse per la ricapitalizzazione dell'Azienda, elemento questo che assicurerebbe un importante boccata di ossigeno alla stessa. Va poi disboscata la giungla retributiva dei dirigenti : sono ancora troppi gli emolumenti eccessivi che gravano sul bilancio aziendale , anche dopo che, grazie all'impegno del Gruppo provinciale del PRC, della Provincia e dell'Assessore Della Vecchia in particolare, i costi del Cda si sono ridotti di molto, al di sotto degli stessi parametri fissati dalla " spending review "
OI13449.DB