(Cittadino e Provincia – Perugia 23 marzo 2013) - Sono al lavoro i tecnici, l’assessore provinciale Luciano Della Vecchia e anche tutta l’amministrazione del Presidente Marco Vinicio Guasticchi per redigere sia il nuovo Piano dei Trasporti su base provinciale oltre che trovare le migliori soluzioni per contenere i costi per un rilancio di Umbria Mobilità. Nei prossimi giorni il piano e gli interventi saranno inviati ai gruppi politici ma intanto l’assessore Della Vecchia ha fissato i primi parametri: “Quando parliamo di tagli ai chilometri di servizio extraurbano e anche urbano – ha spiegato in consiglio – nessuno pensi che vogliamo penalizzare i territori a fronte di una pur grave situazione economica di Umbria Mobilità della quale siamo soci. Dati alla mano, con tanto di controlli sul campo e di natura tecnica, stiamo già incrociando tutti quei potenziali doppioni – di orari e servizi – tra “ferro” locale (la ex Fcu), “ferro” nazionale – le tratte anche cittadine e non solo delle Ferrovie dello Stato – e il servizio su gomma urbano ed extraurbano (le linee degli autobus). Ottimizzare, togliendo gli sprechi, e lasciando i servizi. Questi sono gli obiettivi che ci stiamo rendendo conto sono decisamente possibili dato che i doppioni non sono teorici ma reali e costosi”. Continua Della Vecchia: “Stiamo favorendo, facendo anche consulenza ai comuni minori, l’inevitabile aumento dei corrispettivi al chilometro di pertinenza dei municipi come richiesto da Umbria Mobilità. Favoriremo una forte pressione sul malcostume dell’evasione del biglietto sui mezzi pubblici anche in coordinamento con le Giunte comunali”. Operazioni tecniche avviate dopo le grandi discussioni sulla crisi, sul salvataggio e sui potenziali soci privati di Umbria Mobilità. Enrico Bastioli, capogruppo del Psi, ha fatto prima una premessa: “E’ totalmente falso che la Provincia non abbia firmato la lettera di patronage per il prestito richiesto alla banche a garanzia di una ricapitalizzazione. Insieme alla Regione e al Comune di Perugia siamo stati tra quelli che hanno approvato anche in Consiglio questa soluzione prendendoci le responsabilità del caso. Spero che la Giunta intervenga per smentire queste voci circolate sulla stampa”. Poi anche la richiesta di confronto con tutte le forze politiche: “Sia sul nuovo piano dei Trasporti che sulle misure da intraprendere come soci anche a riguardo della ricapitalizzazione che dovremmo affrontare nel giro di poco tempo”. Il capogruppo del Prc Luca Baldelli si è detto favorevole al taglio dei doppioni ma ha precisato anche che è fondamentale nella partita anche la tutela dei lavoratori. “Bisogna fare economie anche incominciando al taglio netto dei costi dei manager e del Cda che in parte è stato fatto nel momento in cui si vuole chiedere ai dipendenti riposi forzati, blocco degli straordinari in presenza di una situazione di sotto - organico palese e di retribuzioni che da anni, come tutte le retribuzioni, non seguono la dinamica ascendente dell’inflazione reale”. In chiave di tutela dei dipendenti anche la pressione sul Governo per avere fondi adeguati al trasporto pubblico e le decisioni su una privatizzazione pesante: “Si deve perseguire la strada di una società rimessa in forza con una chiara matrice pubblica, evitando la cessione dei servizi ad un’azienda creata ad arte e gestita con privati in chiave di maggioranza. Verrebbero meno le garanzie per un servizio pubblico e i diritti dei lavoratori”.Nel suo intervento il capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli ha puntualizzato: “Stiamo entrando in una nuova fase della vicenda di Umbria mobilità, che il Governo centrale faccia la sua parte rafforzando l’investimento sul trasporto locale che ora è a livelli insostenibili. Noi come Enti locali dobbiamo impegnarci in prima persona chiarendo bene un progetto che affronti e definisca le questioni del chilometri e dei servizi e le problematiche legate alla sostenibilità organizzativa e finanziaria da offrire. Dobbiamo anche continuare l’azione politica e giudiziaria perché rientrino i crediti dalla regione Lazio,dal Comune di Roma e dagli enti del trasporto laziale”. “Voglio anche fornire una mia nota personale che non coinvolge il gruppo del Pd – ha concluso Rasimelli – sono rimasto perplesso sulla presa di posizione dell’Rsu, nella quale si manifestava un netto rifiuto dell’ingresso di soci privati e in particolare Trenitalia. Non vorrei che le organizzazioni dei lavoratori avessero la sensazione di vivere in un altro mondo, se si vuole salvare l’aziende e i posti di lavoro bisogna sapere che un socio capace di garantire maggiori opportunità al piano industriale e maggiore solidità finanziaria è essenziale. Non so in quale vicenda sia vissuta l’Rsu in questi anni”. Il capogruppo del Pdl Piero Sorcini ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla vicenda Umbria Tpl: “La vicenda è ancora in itinere – ha spiegato - Posso solo rilevare che ad oggi non ci sono novità. Bisogna fare presto, perché i trasporti rappresentano una risposta determinante per il welfare cittadino”. Il capogruppo dell’ IdvFranco Granocchia ha invece aggiunto: “Passi avanti sono stati fatti, infatti abbiamo mandato a casa chi ci ha ridotto così. La uatomobile al giorno d’oggi può essere un problema, visti i costi, essenziale quindi un buon funzionamento del trasporto pubblico: ma non si può più procedere così, non è più possibile far camminare sia treni che bus sulla stessa direttrice. Sono convinto che Umbria Tpl possa sopravvivere, occorre per questo sfruttare anche le ultime tecnologie e le idee più innovative”. Infine l’assessore provinciale ai Trasporti ha così replicato: “Novità ci sono: importante il lavoro di area vasta che stiamo facendo con i Comuni, operando per razionalizzare le corse e al contempo non tagliare i servizi. Dopo un’opera di ricerca continua dei responsabili a livello di Governo centrale, sembra anche si stia arrivando ad una definizione delle risorse da parte del Governo”.
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(Cittadino e Provincia – Perugia 23 marzo 2013) - Sono al lavoro i tecnici, l’assessore provinciale Luciano Della Vecchia e anche tutta l’amministrazione del Presidente Marco Vinicio Guasticchi per redigere sia il nuovo Piano dei Trasporti su base provinciale oltre che trovare le migliori soluzioni per contenere i costi per un rilancio di Umbria Mobilità. Nei prossimi giorni il piano e gli interventi saranno inviati ai gruppi politici ma intanto l’assessore Della Vecchia ha fissato i primi parametri: “Quando parliamo di tagli ai chilometri di servizio extraurbano e anche urbano – ha spiegato in consiglio – nessuno pensi che vogliamo penalizzare i territori a fronte di una pur grave situazione economica di Umbria Mobilità della quale siamo soci. Dati alla mano, con tanto di controlli sul campo e di natura tecnica, stiamo già incrociando tutti quei potenziali doppioni – di orari e servizi – tra “ferro” locale (la ex Fcu), “ferro” nazionale – le tratte anche cittadine e non solo delle Ferrovie dello Stato – e il servizio su gomma urbano ed extraurbano (le linee degli autobus). Ottimizzare, togliendo gli sprechi, e lasciando i servizi. Questi sono gli obiettivi che ci stiamo rendendo conto sono decisamente possibili dato che i doppioni non sono teorici ma reali e costosi”. Continua Della Vecchia: “Stiamo favorendo, facendo anche consulenza ai comuni minori, l’inevitabile aumento dei corrispettivi al chilometro di pertinenza dei municipi come richiesto da Umbria Mobilità. Favoriremo una forte pressione sul malcostume dell’evasione del biglietto sui mezzi pubblici anche in coordinamento con le Giunte comunali”. Operazioni tecniche avviate dopo le grandi discussioni sulla crisi, sul salvataggio e sui potenziali soci privati di Umbria Mobilità. Enrico Bastioli, capogruppo del Psi, ha fatto prima una premessa: “E’ totalmente falso che la Provincia non abbia firmato la lettera di patronage per il prestito richiesto alla banche a garanzia di una ricapitalizzazione. Insieme alla Regione e al Comune di Perugia siamo stati tra quelli che hanno approvato anche in Consiglio questa soluzione prendendoci le responsabilità del caso. Spero che la Giunta intervenga per smentire queste voci circolate sulla stampa”. Poi anche la richiesta di confronto con tutte le forze politiche: “Sia sul nuovo piano dei Trasporti che sulle misure da intraprendere come soci anche a riguardo della ricapitalizzazione che dovremmo affrontare nel giro di poco tempo”. Il capogruppo del Prc Luca Baldelli si è detto favorevole al taglio dei doppioni ma ha precisato anche che è fondamentale nella partita anche la tutela dei lavoratori. “Bisogna fare economie anche incominciando al taglio netto dei costi dei manager e del Cda che in parte è stato fatto nel momento in cui si vuole chiedere ai dipendenti riposi forzati, blocco degli straordinari in presenza di una situazione di sotto - organico palese e di retribuzioni che da anni, come tutte le retribuzioni, non seguono la dinamica ascendente dell’inflazione reale”. In chiave di tutela dei dipendenti anche la pressione sul Governo per avere fondi adeguati al trasporto pubblico e le decisioni su una privatizzazione pesante: “Si deve perseguire la strada di una società rimessa in forza con una chiara matrice pubblica, evitando la cessione dei servizi ad un’azienda creata ad arte e gestita con privati in chiave di maggioranza. Verrebbero meno le garanzie per un servizio pubblico e i diritti dei lavoratori”.Nel suo intervento il capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli ha puntualizzato: “Stiamo entrando in una nuova fase della vicenda di Umbria mobilità, che il Governo centrale faccia la sua parte rafforzando l’investimento sul trasporto locale che ora è a livelli insostenibili. Noi come Enti locali dobbiamo impegnarci in prima persona chiarendo bene un progetto che affronti e definisca le questioni del chilometri e dei servizi e le problematiche legate alla sostenibilità organizzativa e finanziaria da offrire. Dobbiamo anche continuare l’azione politica e giudiziaria perché rientrino i crediti dalla regione Lazio,dal Comune di Roma e dagli enti del trasporto laziale”. “Voglio anche fornire una mia nota personale che non coinvolge il gruppo del Pd – ha concluso Rasimelli – sono rimasto perplesso sulla presa di posizione dell’Rsu, nella quale si manifestava un netto rifiuto dell’ingresso di soci privati e in particolare Trenitalia. Non vorrei che le organizzazioni dei lavoratori avessero la sensazione di vivere in un altro mondo, se si vuole salvare l’aziende e i posti di lavoro bisogna sapere che un socio capace di garantire maggiori opportunità al piano industriale e maggiore solidità finanziaria è essenziale. Non so in quale vicenda sia vissuta l’Rsu in questi anni”. Il capogruppo del Pdl Piero Sorcini ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla vicenda Umbria Tpl: “La vicenda è ancora in itinere – ha spiegato - Posso solo rilevare che ad oggi non ci sono novità. Bisogna fare presto, perché i trasporti rappresentano una risposta determinante per il welfare cittadino”. Il capogruppo dell’ IdvFranco Granocchia ha invece aggiunto: “Passi avanti sono stati fatti, infatti abbiamo mandato a casa chi ci ha ridotto così. La uatomobile al giorno d’oggi può essere un problema, visti i costi, essenziale quindi un buon funzionamento del trasporto pubblico: ma non si può più procedere così, non è più possibile far camminare sia treni che bus sulla stessa direttrice. Sono convinto che Umbria Tpl possa sopravvivere, occorre per questo sfruttare anche le ultime tecnologie e le idee più innovative”. Infine l’assessore provinciale ai Trasporti ha così replicato: “Novità ci sono: importante il lavoro di area vasta che stiamo facendo con i Comuni, operando per razionalizzare le corse e al contempo non tagliare i servizi. Dopo un’opera di ricerca continua dei responsabili a livello di Governo centrale, sembra anche si stia arrivando ad una definizione delle risorse da parte del Governo”.
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