Ortolani contenti di tornare al "lavoro" dopo lo stop per l'emergenza Covid-19
(Cittadino e Provincia) Perugia, 5 maggio ‘20 - La conclusione dell’iter di giustizia contabile che ha interessato i consiglieri di maggioranza di Perugia della legislatura 2009-2014 riguardo la vicenda Umbria Mobilità ha visto nella sentenza della “Sezione giurisdizionale di Appello” la riconferma di assoluzione come già peraltro stabilito dal competente organo giurisdizionale umbro della Corte dei Conti. La sentenza è stata netta e chiara affermando sia aspetti di carenza assoluta giurisdizionale che valutazioni nel merito circa il legittimo operato degli amministratori scriventi. Merita ricordare che l’intervento dei consiglieri provinciali citati fu fondamentale per salvaguardare sia l’azienda, che forse grazie a ciò è tuttora attiva nel mercato di settore, sia per garantire la continuità del servizio pubblico in quel determinato frangente. Non da meno va ricordato che tale scelta fu dirimente, in quel periodo, per salvare il livello occupazionale e quello salariale dei dipendenti, rispondendo alle richieste delle rappresentanze sindacali che attivarono plateali manifestazioni in merito e che dispiace aver constatato la loro indifferenza nel nostro percorso giudiziario. Pertanto si conclude una vicenda che finalmente ha pienamente affermato la correttezza e legittimità del nostro operato dopo circa 3 anni e 2 gradi di giudizio e spese connesse su scelte che come ha definito la sentenza erano pienamente nell’alveo delle prerogative politiche istituzionali.
Oi20025.red
(Cittadino e Provincia) Perugia, 5 maggio ‘20 - La conclusione dell’iter di giustizia contabile che ha interessato i consiglieri di maggioranza di Perugia della legislatura 2009-2014 riguardo la vicenda Umbria Mobilità ha visto nella sentenza della “Sezione giurisdizionale di Appello” la riconferma di assoluzione come già peraltro stabilito dal competente organo giurisdizionale umbro della Corte dei Conti. La sentenza è stata netta e chiara affermando sia aspetti di carenza assoluta giurisdizionale che valutazioni nel merito circa il legittimo operato degli amministratori scriventi. Merita ricordare che l’intervento dei consiglieri provinciali citati fu fondamentale per salvaguardare sia l’azienda, che forse grazie a ciò è tuttora attiva nel mercato di settore, sia per garantire la continuità del servizio pubblico in quel determinato frangente. Non da meno va ricordato che tale scelta fu dirimente, in quel periodo, per salvare il livello occupazionale e quello salariale dei dipendenti, rispondendo alle richieste delle rappresentanze sindacali che attivarono plateali manifestazioni in merito e che dispiace aver constatato la loro indifferenza nel nostro percorso giudiziario. Pertanto si conclude una vicenda che finalmente ha pienamente affermato la correttezza e legittimità del nostro operato dopo circa 3 anni e 2 gradi di giudizio e spese connesse su scelte che come ha definito la sentenza erano pienamente nell’alveo delle prerogative politiche istituzionali.
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