Incontro alla sala dei Notari - Borghesi: "In Italia un milione di bambini e adolescenti si trovano in condizione di povertÃÂ assoluta. Servono aiuti sociali ed economici"
(Cittadino e Provincia) Perugia 20 novembre ’17 – “Insieme possiamo salvare fino all’ultimo bambino” è questo lo slogan che UNICEF lancia oggi 20 novembre nella Giornata Mondiale dei Diritti dell’infanzia, organizzando un incontro che si è tenuto nella sala dei Notari con Istituzioni e scuola. “In un mondo che corre veloce – hanno spiegato gli organizzatori - è necessario che noi adulti facciamo capire ai nostri bambini l’importanza di ciò che possiedono. E’ compito della società, e di tutti noi che lavoriamo nelle scuole o nelle Istituzioni, vigilare sul rispetto dei diritti dei nostri ragazzi, affrontando i nuovi problemi relazionali che spesso sfociano in bullismo e cyberbullismo”. Per la Provincia di Perugia ha partecipare all’incontro è stata Erika Borghesi che ha ricordato come sia stata importante l’approvazione, nel 1989 (approvata con legge italiana nel ’91), della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. “Con questa convenzione – ha detto Borghesi - per la prima volta i bambini non sono stati visti come soggetti passivi da assistere, ma piuttosto come persone che partecipano attivamente alle decisioni da prendere. La convenzione riconosce come diritti: quello ad esistere, ad avere una famiglia, ad esprimersi alla protezione, alla salute e alla vita. Purtroppo ancora oggi in Italia 1 milione di bambini e adolescenti si trovano in condizione di povertà assoluta. Servono interventi a favore delle famiglie e dei minori che riguardino sia aiuti economici che sociali spesso alla povertà comune si abbina una povertà educativa che talvolta porta anche all’abbandono scolastico. A questo proposito voglio fare un plauso al progetto UNICEF “scuola Amica” che ha come obiettivi quello di prevenire discriminazioni, violenza fisica, verbale bullismo e cyberbullismo, questi ultimi sono fenomeni sociali gravissimi che lavorano sulla psiche dei ragazzi facendoli diventare adulti ansiosi spesso con difficoltà ad istaurare relazioni”. La mattinata è proseguita con la presentazione delle iniziative UNICEF per la tutela dei diritti dell’infanzia. Ad intervenire sono state diverse scuole dell’Umbria con interventi degli alunni stessi. In chiusura sono stati consegnati i diplomi alle scuola che hanno partecipato nell’anno scolastico 2016-2017 al programma “scuola amica” che da nove anni viene organizzato da UNICEF e Miur.
Ast17012.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 20 novembre ’17 – “Insieme possiamo salvare fino all’ultimo bambino” è questo lo slogan che UNICEF lancia oggi 20 novembre nella Giornata Mondiale dei Diritti dell’infanzia, organizzando un incontro che si è tenuto nella sala dei Notari con Istituzioni e scuola. “In un mondo che corre veloce – hanno spiegato gli organizzatori - è necessario che noi adulti facciamo capire ai nostri bambini l’importanza di ciò che possiedono. E’ compito della società, e di tutti noi che lavoriamo nelle scuole o nelle Istituzioni, vigilare sul rispetto dei diritti dei nostri ragazzi, affrontando i nuovi problemi relazionali che spesso sfociano in bullismo e cyberbullismo”. Per la Provincia di Perugia ha partecipare all’incontro è stata Erika Borghesi che ha ricordato come sia stata importante l’approvazione, nel 1989 (approvata con legge italiana nel ’91), della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. “Con questa convenzione – ha detto Borghesi - per la prima volta i bambini non sono stati visti come soggetti passivi da assistere, ma piuttosto come persone che partecipano attivamente alle decisioni da prendere. La convenzione riconosce come diritti: quello ad esistere, ad avere una famiglia, ad esprimersi alla protezione, alla salute e alla vita. Purtroppo ancora oggi in Italia 1 milione di bambini e adolescenti si trovano in condizione di povertà assoluta. Servono interventi a favore delle famiglie e dei minori che riguardino sia aiuti economici che sociali spesso alla povertà comune si abbina una povertà educativa che talvolta porta anche all’abbandono scolastico. A questo proposito voglio fare un plauso al progetto UNICEF “scuola Amica” che ha come obiettivi quello di prevenire discriminazioni, violenza fisica, verbale bullismo e cyberbullismo, questi ultimi sono fenomeni sociali gravissimi che lavorano sulla psiche dei ragazzi facendoli diventare adulti ansiosi spesso con difficoltà ad istaurare relazioni”. La mattinata è proseguita con la presentazione delle iniziative UNICEF per la tutela dei diritti dell’infanzia. Ad intervenire sono state diverse scuole dell’Umbria con interventi degli alunni stessi. In chiusura sono stati consegnati i diplomi alle scuola che hanno partecipato nell’anno scolastico 2016-2017 al programma “scuola amica” che da nove anni viene organizzato da UNICEF e Miur.
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