(Cittadino e Provincia) – Perugia, 11 giugno ’13 – Partecipare e contribuire al processo in corso in Umbria per la costituzione delle Unioni speciali dei Comuni. E’ questa la volontà emersa dalla riunione di martedì scorso della II Commissione consiliare permanente della Provincia di Perugia che ha avviato il confronto sul futuro di questo nuovo organismo grazie ad una mozione presentata sull’argomento del consigliere dei Socialisti Riformisti per l’Umbria Enrico Bastioli. Dalla Commissione, presieduta da Giampiero Fugnanesi e a cui ha preso parte anche l’assessore provinciale ai rapporti istituzionali Piero Mignini, è scaturita l’intenzione di seguire da vicino il difficile iter che, secondo le scadenze fissate dalla Regione Umbria nell’ambito della riforma endoregionale, dovrebbe portare entro il 30 giugno all’approvazione da parte dei consigli comunali dello Statuto delle Unioni dei Comuni. “Ma alla luce di quanto sta accadendo a livello nazionale, in cui si assiste a dei tentativi di mettere mano alla riforma generale dello Stato – si è chiesto Bastioli – ha senso tutta questa fretta, dal momento che non si hanno certezze sulla futura validità della stessa riforma endoregionale?”. “Nel nostro paese stenta a partire la stagione delle riforme – gli ha fatto eco Mignini -; veti incrociati, demagogia, populismo rendono confuso e problematico un nuovo quadro di riforma ormai tra l’altro assolutamente indispensabile per il paese. In Umbria i Comuni chiamati a pronunciasi entro questo mese sullo Statuto e a contribuire a risolvere il problema riguardante la soppressione delle Comunità Montane, non si sentono affatto certi sulla possibilità di reggere questo nuovo sistema poiché la Regione ha dato giustamente certezze di sostegno solamente fino al 2014, data della scadenza naturale del mandato”. Insomma, una situazione fluttuante e incerta, rispetto alla quale, per Mignini ed i membri della II Commissione, anche la Provincia dovrebbe inserirsi e poter dare il proprio contributo con il ruolo di “Ente cuscinetto”, possibilmente contribuendo alla definizione di una riforma che prepari il nuovo sistema istituzionale. “Sono da sempre scettico sulle Unioni dei Comuni – ha dichiarato Luca Baldelli (Prc) -, ma se in ogni caso devono essere costituite che almeno coincidano con i confini territoriali tradizionali e non si assista ad una sovrapposizione di competenze”. “La nostra Istituzione – sono state le parole di Claudio Fallarino (Pd) – può mettersi a disposizione per contribuire a sciogliere i nodi ancora sul tappeto, senza naturalmente tentativi di prevaricazione”. “Non spetta a noi prendere posizioni – ha infine detto Massimiliano Capitani (Pd) – ma sono favorevole ad una razionalizzazione delle funzioni”. L’argomento continuerà ad essere dibattuto in quanto Bastioli ha annunciato di ripresentare il documento arricchito dai contributi emersi in Commissione. Inoltre è stata espressa l’intenzione di richiedere un incontro con i Parlamentari umbri che seguono da vicino il processo di riforma dello Stato.
OI13241.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 11 giugno ’13 – Partecipare e contribuire al processo in corso in Umbria per la costituzione delle Unioni speciali dei Comuni. E’ questa la volontà emersa dalla riunione di martedì scorso della II Commissione consiliare permanente della Provincia di Perugia che ha avviato il confronto sul futuro di questo nuovo organismo grazie ad una mozione presentata sull’argomento del consigliere dei Socialisti Riformisti per l’Umbria Enrico Bastioli. Dalla Commissione, presieduta da Giampiero Fugnanesi e a cui ha preso parte anche l’assessore provinciale ai rapporti istituzionali Piero Mignini, è scaturita l’intenzione di seguire da vicino il difficile iter che, secondo le scadenze fissate dalla Regione Umbria nell’ambito della riforma endoregionale, dovrebbe portare entro il 30 giugno all’approvazione da parte dei consigli comunali dello Statuto delle Unioni dei Comuni. “Ma alla luce di quanto sta accadendo a livello nazionale, in cui si assiste a dei tentativi di mettere mano alla riforma generale dello Stato – si è chiesto Bastioli – ha senso tutta questa fretta, dal momento che non si hanno certezze sulla futura validità della stessa riforma endoregionale?”. “Nel nostro paese stenta a partire la stagione delle riforme – gli ha fatto eco Mignini -; veti incrociati, demagogia, populismo rendono confuso e problematico un nuovo quadro di riforma ormai tra l’altro assolutamente indispensabile per il paese. In Umbria i Comuni chiamati a pronunciasi entro questo mese sullo Statuto e a contribuire a risolvere il problema riguardante la soppressione delle Comunità Montane, non si sentono affatto certi sulla possibilità di reggere questo nuovo sistema poiché la Regione ha dato giustamente certezze di sostegno solamente fino al 2014, data della scadenza naturale del mandato”. Insomma, una situazione fluttuante e incerta, rispetto alla quale, per Mignini ed i membri della II Commissione, anche la Provincia dovrebbe inserirsi e poter dare il proprio contributo con il ruolo di “Ente cuscinetto”, possibilmente contribuendo alla definizione di una riforma che prepari il nuovo sistema istituzionale. “Sono da sempre scettico sulle Unioni dei Comuni – ha dichiarato Luca Baldelli (Prc) -, ma se in ogni caso devono essere costituite che almeno coincidano con i confini territoriali tradizionali e non si assista ad una sovrapposizione di competenze”. “La nostra Istituzione – sono state le parole di Claudio Fallarino (Pd) – può mettersi a disposizione per contribuire a sciogliere i nodi ancora sul tappeto, senza naturalmente tentativi di prevaricazione”. “Non spetta a noi prendere posizioni – ha infine detto Massimiliano Capitani (Pd) – ma sono favorevole ad una razionalizzazione delle funzioni”. L’argomento continuerà ad essere dibattuto in quanto Bastioli ha annunciato di ripresentare il documento arricchito dai contributi emersi in Commissione. Inoltre è stata espressa l’intenzione di richiedere un incontro con i Parlamentari umbri che seguono da vicino il processo di riforma dello Stato.
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