Guasticchi: "Omaggio all'Umbria, al suo fascino e misticismo". Bettelli: "prodotto che non conosce crisi"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 19 settembre 2013 - Collegare l’Università, nella sua duplice veste di italiana e per stranieri, al territorio con maggiore raccordo con le istituzioni locali. Questa è la proposta maturata nel corso della Terza Commissione consiliare provinciale di Perugia presieduta da Luca Baldelli (Prc) ai cui lavori ha partecipato Giovanni Paciullo, rettore della Università per Stranieri. Nel corso della riunione si è discusso l’ordine del giorno presentato dal consigliere Bruno Biagiotti (Pdl). “Ho redatto questo documento per mettere a fuoco i rapporti tra istituzioni locali e le due università presenti nel nostro territorio – ha spiegato il consigliere – che rappresentano la maggiore “azienda” per la città con i suoi 30/35mila iscritti e 10 mila addetti. Un quarto della popolazione è legata al mondo universitario – ha aggiunto -. Ma ad oggi si assiste ad una diminuzione di iscritti alle nostre università ed è per questo che sono fortemente preoccupato”. E’ da questa consapevolezza che nasce la proposta, che riguarda i laureati alla Stranieri, di diventare ambasciatori di Perugia, nei loro paesi di origine per promuovere l’immagine della città in cui hanno studiato. “Questo garantirebbe una valorizzazione del nostro territorio, a costo zero”. A proposito della diminuzione del numero degli iscritti “è un elemento che va analizzato”, ha affermato il rettore Paciullo. “C’è un dato generale che è la proliferazione delle sedi universitarie in tutto il Paese e ciò ha comportato una dequalificazione del sistema universitario nel suo complesso. Ma a questo si aggiunge un altro dato: l’abbassamento della fiducia nell’università per guadagnare uno sbocco professionale. Inoltre va garantita la qualità degli alloggi per studenti per qualificare la nostra offerta”. Tra i numerosi progetti avviati dall’ateneo per stranieri, si sta lavorando sul fronte della internazionalizzazione e sul post laurea. Paciullo ha valutato positivamente la proposta di Biagiotti e si è mostrato aperto e disponibile a rapporti con le istituzioni locali. Per Giampiero Rasimelli (Pd) “l’Università per Stranieri ha delle potenzialità che vanno sviluppate, anche se passi in avanti sono stati fatti”. Il consigliere del Pd ha chiesto di semplificare il meccanismo di insegnamento della linga italiana all’estero. Per Franco Asciutti (Lista Franco Asciutti candidato Presidente della coalizione Lega Nord-PDL) “abbiamo avuto un periodo in cui ogni territorio voleva la sua università e ciò ha comportato un abbassamento del livello. Va percorsa la strada della riduzione delle sedi. È un processo lento, ma va iniziato”. Il senatore ha poi aggiunto che “deve essere il territorio che deve far sì che lo straniero rimanga da noi perché si è trovato bene”. Ai lavori era presente anche l’assessore provinciale Donatella Porzi, nonché membro del cda dell’Ateneo per Stranieri, “come istituzione dobbiamo offrire tutto il supporto necessario per proseguire nella sua offerta formativa”, sono state le sue parole. “Finché ci saremo – ha concluso - questo è garantito”.
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(Cittadino e Provincia) – Perugia, 19 settembre 2013 - Collegare l’Università, nella sua duplice veste di italiana e per stranieri, al territorio con maggiore raccordo con le istituzioni locali. Questa è la proposta maturata nel corso della Terza Commissione consiliare provinciale di Perugia presieduta da Luca Baldelli (Prc) ai cui lavori ha partecipato Giovanni Paciullo, rettore della Università per Stranieri. Nel corso della riunione si è discusso l’ordine del giorno presentato dal consigliere Bruno Biagiotti (Pdl). “Ho redatto questo documento per mettere a fuoco i rapporti tra istituzioni locali e le due università presenti nel nostro territorio – ha spiegato il consigliere – che rappresentano la maggiore “azienda” per la città con i suoi 30/35mila iscritti e 10 mila addetti. Un quarto della popolazione è legata al mondo universitario – ha aggiunto -. Ma ad oggi si assiste ad una diminuzione di iscritti alle nostre università ed è per questo che sono fortemente preoccupato”. E’ da questa consapevolezza che nasce la proposta, che riguarda i laureati alla Stranieri, di diventare ambasciatori di Perugia, nei loro paesi di origine per promuovere l’immagine della città in cui hanno studiato. “Questo garantirebbe una valorizzazione del nostro territorio, a costo zero”. A proposito della diminuzione del numero degli iscritti “è un elemento che va analizzato”, ha affermato il rettore Paciullo. “C’è un dato generale che è la proliferazione delle sedi universitarie in tutto il Paese e ciò ha comportato una dequalificazione del sistema universitario nel suo complesso. Ma a questo si aggiunge un altro dato: l’abbassamento della fiducia nell’università per guadagnare uno sbocco professionale. Inoltre va garantita la qualità degli alloggi per studenti per qualificare la nostra offerta”. Tra i numerosi progetti avviati dall’ateneo per stranieri, si sta lavorando sul fronte della internazionalizzazione e sul post laurea. Paciullo ha valutato positivamente la proposta di Biagiotti e si è mostrato aperto e disponibile a rapporti con le istituzioni locali. Per Giampiero Rasimelli (Pd) “l’Università per Stranieri ha delle potenzialità che vanno sviluppate, anche se passi in avanti sono stati fatti”. Il consigliere del Pd ha chiesto di semplificare il meccanismo di insegnamento della linga italiana all’estero. Per Franco Asciutti (Lista Franco Asciutti candidato Presidente della coalizione Lega Nord-PDL) “abbiamo avuto un periodo in cui ogni territorio voleva la sua università e ciò ha comportato un abbassamento del livello. Va percorsa la strada della riduzione delle sedi. È un processo lento, ma va iniziato”. Il senatore ha poi aggiunto che “deve essere il territorio che deve far sì che lo straniero rimanga da noi perché si è trovato bene”. Ai lavori era presente anche l’assessore provinciale Donatella Porzi, nonché membro del cda dell’Ateneo per Stranieri, “come istituzione dobbiamo offrire tutto il supporto necessario per proseguire nella sua offerta formativa”, sono state le sue parole. “Finché ci saremo – ha concluso - questo è garantito”.
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