Guasticchi: "Programmazione sempre più intercomunale". Antonini: "Verso la riduzione del consumo del territorio"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 13 aprile ’10 – Da oggi la Provincia di Perugia diventa partner progettuale dei Comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni, nel campo dell’urbanistica. Dopo essersi assunta l’impegno di ridurre i tempi delle risposte della valutazione dei Prg (che non oltrepassano i 45 giorni), l’Amministrazione provinciale di Perugia inaugura una nuova fase, mettendosi a disposizione dei Comuni che ne facciano richiesta per il coordinamento e la formazione dei Piani regolatori generali parte strutturale, anche intercomunali. La novità è stata illustrata questa mattina in conferenza stampa dal presidente dell’Ente Marco Vinicio Guasticchi e dall’assessore provinciale all’urbanistica Carlo Antonini. Si tratta di mettere in pratica quanto previsto dalla L.R. 13/2009, all'articolo 26, dove si dà la possibilità per i comuni di piccola dimensione, nonché quelli per i quali sussiste l'esigenza dell'integrazione territoriale con comuni limitrofi, di richiedere alla Provincia un supporto progettuale. La Provincia di Perugia non è comunque nuova a questo tipo di esperienza, dal momento che già aveva dimostrato sensibilità verso un tema così importante. Infatti nel P.T.C.P. del 2000 vi erano norme dedicate all'importante tema della copianificazione, definita come un processo volto a definire i contenuti della pianificazione urbanistica e territoriale mediante il coinvolgimento e la partecipazione dei soggetti cointeressati a tale processo, attuata attraverso idonei strumenti partecipativi ed azioni. “Si tratta – ha commentato il presidente Guasticchi – di un’ulteriore, importante azione messa in campo dalla Provincia come Ente di area vasta, sfruttando le opportunità offerte dalla Legge 13. Un’azione incisiva che ridà la necessaria dignità ad un Ente che assurge sempre più al ruolo di coordinamento”. Per Guasticchi di questo passo si va verso la programmazione di interventi urbanistici concepiti non più per singole varianti, ma di stampo intercomunale, come nel caso della definizione delle aree industriali. Per l’assessore Antonini, con il supporto tecnico della Provincia, si potranno avere in futuro Prg e Varianti sempre più comunicanti e capaci di dialogare tra loro. Ma per Antonini c’è di più. Oltre a fornire una mano di natura progettuale, con il suo intervento la Provincia trasmette anche i nuovi principi ispiratori del Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale), ovvero l’intenzione di ridurre al massimo il consumo del suolo e del territorio, attraverso il recupero dell’esistente e la rivitalizzazione dei contenitori storico-culturali. “La Provincia – è stato detto questa mattina - intende svolgere un ruolo centrale nel rilancio dei centri storici fornendo alle Amministrazioni locali strumenti di intervento orientati specificamente alla rivitalizzazione dei centri storici e alla valorizzazione del vasto patrimonio culturale, di qualità urbana, di attività economiche e sociali in essi custodito, anche al fine di perseguire l'obiettivo prioritario del nuovo Ptcp teso alla razionalizzazione delle nuove previsioni urbanistiche”. Con i Comuni interessati saranno stipulate delle apposite convenzioni sulla base di un regolamento che il Consiglio provinciale ha provveduto ad approvare in Commissione prima e poi nel Consiglio provinciale dello scorso 8 aprile. In quella occasione sia la maggioranza che l’opposizione avevano individuato nelle nuove linee guida una valida collaborazione tra enti locali. “Confermiamo come Pdl – aveva spiegato in Consiglio Piero Sorcini, capogruppo del Popolo delle Libertà – il nostro voto favorevole al nuovo piano. Ma allo stesso tempo ci aspettavamo che come Provincia potessimo dare anche delle linee guida ai comuni in fatto di rispetto del territorio”. Il capogruppo di Sinistra e Libertà, Enrico Bastioli, ha considerano lo strumento urbanistico della Provincia, in tempi di tagli ai Comuni, “utile per sopperire alle difficoltà organizzative e in grado di rispettare l’autonomia dei comuni”.
URB10004.ET/NB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 13 aprile ’10 – Da oggi la Provincia di Perugia diventa partner progettuale dei Comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni, nel campo dell’urbanistica. Dopo essersi assunta l’impegno di ridurre i tempi delle risposte della valutazione dei Prg (che non oltrepassano i 45 giorni), l’Amministrazione provinciale di Perugia inaugura una nuova fase, mettendosi a disposizione dei Comuni che ne facciano richiesta per il coordinamento e la formazione dei Piani regolatori generali parte strutturale, anche intercomunali. La novità è stata illustrata questa mattina in conferenza stampa dal presidente dell’Ente Marco Vinicio Guasticchi e dall’assessore provinciale all’urbanistica Carlo Antonini. Si tratta di mettere in pratica quanto previsto dalla L.R. 13/2009, all'articolo 26, dove si dà la possibilità per i comuni di piccola dimensione, nonché quelli per i quali sussiste l'esigenza dell'integrazione territoriale con comuni limitrofi, di richiedere alla Provincia un supporto progettuale. La Provincia di Perugia non è comunque nuova a questo tipo di esperienza, dal momento che già aveva dimostrato sensibilità verso un tema così importante. Infatti nel P.T.C.P. del 2000 vi erano norme dedicate all'importante tema della copianificazione, definita come un processo volto a definire i contenuti della pianificazione urbanistica e territoriale mediante il coinvolgimento e la partecipazione dei soggetti cointeressati a tale processo, attuata attraverso idonei strumenti partecipativi ed azioni. “Si tratta – ha commentato il presidente Guasticchi – di un’ulteriore, importante azione messa in campo dalla Provincia come Ente di area vasta, sfruttando le opportunità offerte dalla Legge 13. Un’azione incisiva che ridà la necessaria dignità ad un Ente che assurge sempre più al ruolo di coordinamento”. Per Guasticchi di questo passo si va verso la programmazione di interventi urbanistici concepiti non più per singole varianti, ma di stampo intercomunale, come nel caso della definizione delle aree industriali. Per l’assessore Antonini, con il supporto tecnico della Provincia, si potranno avere in futuro Prg e Varianti sempre più comunicanti e capaci di dialogare tra loro. Ma per Antonini c’è di più. Oltre a fornire una mano di natura progettuale, con il suo intervento la Provincia trasmette anche i nuovi principi ispiratori del Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale), ovvero l’intenzione di ridurre al massimo il consumo del suolo e del territorio, attraverso il recupero dell’esistente e la rivitalizzazione dei contenitori storico-culturali. “La Provincia – è stato detto questa mattina - intende svolgere un ruolo centrale nel rilancio dei centri storici fornendo alle Amministrazioni locali strumenti di intervento orientati specificamente alla rivitalizzazione dei centri storici e alla valorizzazione del vasto patrimonio culturale, di qualità urbana, di attività economiche e sociali in essi custodito, anche al fine di perseguire l'obiettivo prioritario del nuovo Ptcp teso alla razionalizzazione delle nuove previsioni urbanistiche”. Con i Comuni interessati saranno stipulate delle apposite convenzioni sulla base di un regolamento che il Consiglio provinciale ha provveduto ad approvare in Commissione prima e poi nel Consiglio provinciale dello scorso 8 aprile. In quella occasione sia la maggioranza che l’opposizione avevano individuato nelle nuove linee guida una valida collaborazione tra enti locali. “Confermiamo come Pdl – aveva spiegato in Consiglio Piero Sorcini, capogruppo del Popolo delle Libertà – il nostro voto favorevole al nuovo piano. Ma allo stesso tempo ci aspettavamo che come Provincia potessimo dare anche delle linee guida ai comuni in fatto di rispetto del territorio”. Il capogruppo di Sinistra e Libertà, Enrico Bastioli, ha considerano lo strumento urbanistico della Provincia, in tempi di tagli ai Comuni, “utile per sopperire alle difficoltà organizzative e in grado di rispettare l’autonomia dei comuni”.
URB10004.ET/NB