A Foligno studenti, insegnanti e rappresentanti istituzioni insieme per raccontare l'olocausto - Una mostra per documentare i campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau - L'iniziativa parte dal progetto "Human Rights Positive" per la cultura dei diritti umani, realizzato dalla Provincia di Perugia, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria e l'Isuc
(Cittadino e Provincia) – Foligno, 6 maggio ’09 – “Non mi riguarda perché io non c’ero, sono troppo giovane, ho i capelli biondi e gli occhi azzurri, non sono ebreo”. “Mi riguarda perché ho visto i luoghi, le testimonianze”. In queste frasi pronunciate dai ragazzi rispettivamente in apertura e chiusura è racchiuso il senso della rappresentazione teatrale curata dall’associazione culturale “Società dello Spettacolo”, messa in scena nella mattinata di oggi presso l’Auditorium di Foligno dai ragazzi, professori, rappresentanti delle istituzioni dell’Ufficio Scolastico regionale e dell’Isuc (Istituto di storia contemporanea) per raccontare l’esperienza vissuta nei tre viaggi della memoria fatti ad Auschwitz. Questo rientra nell’ambito del progetto “Human Rights Positive” volto a promuovere la cultura dei diritti umani proposto e realizzato dalla Provincia di Perugia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria e l’Isuc. Non si è trattato del solito spettacolo, ma il palcoscenico si è trasformato in un momento di autentica riflessione in cui ragazzi si sono confrontati con professori, rappresentanti delle istituzioni, dell’Ufficio scolastico regionale e dell’Isuc in una serie di domande e risposte in cui ripercorrevano l’esperienza vissuta ed al tempo stesso riflettevano sul revisionismo e negazionismo storico di chi, cioè, nega addirittura che l’olocausto sia mai esistito. Sullo sfondo uno schermo proiettava immagini tratte dai viaggi effettuati soffermandosi sui particolari più significativi. Allo spettacolo teatrale ha fatto seguito l’inaugurazione di una mostra “Tracce”, questo il suo titolo, allestita presso il Centro Studi di Via Oberdan di Foligno, che rimarrà aperta fino a sabato 8 maggio. L’esposizione documenta il percorso di approfondimento e di ricerca che un gruppo di studenti ed insegnanti degli istituti di istruzione superiore della provincia di Perugia ha svolto dal 2006 al 2009 insieme alle istituzioni. Ricordiamo che “I progetti “Un treno per Auschwitz 2007”, “Auschwitz: giovani, memoria e luoghi” edizioni 2008 e 2009 hanno rappresentato una pianificazione quadro della Provincia di Perugia – è stato detto da un rappresentante dell’Assessorato alla Formazione e Pubblica Istruzione della Provincia di Perugia - Tali progetti sono nati, infatti, con gli obiettivi di educare gli studenti ai diritti umani e sono stati perseguiti attraverso “viaggi” nei luoghi in cui la storia del Novecento ha visto negati tali diritti tramutando il progetto in un percorso che è risultato entusiasmante e di autentica formazione. Ogni “viaggio” ha previsto un prima, un durante, un dopo pensati nella logica dell’assistenza dell’attraversamento. Abbiamo voluto consegnare idealmente – continua – questo piccolo grande patrimonio, costituito dal lavoro di 250 studenti italiani e polacchi e 32 docenti, alle comunità locali che potrà essere utilizzato ed ampliato in altre realtà territoriali per approfondire questo viaggio nei diritti negati che sono ancora troppi nel mondo del 21° secolo. La programmazione attuata dall’Ente ha voluto raccogliere tutte le esperienze su tali diritti portate avanti a livello territoriale, proponendo altresì agli alunni delle scuole superiori una frequentazione del luogo sostenuta da conoscenza storica, impatto emotivo, invito a leggervi dentro i diritti negati a uomini in carne ed ossa, a cittadini di un’Europa allora divisa e sulle soglie della guerra”. Il progetto ha coinvolto 18 istituti di 9 comuni, con l’ adesione di istituti superiori di Narni e Terni, della Consulta di Terni, con il contributo di Anci, Upi, Cgil, Cisl e Uil, e si è giunti alla conclusione di un triennio di formazione sui diritti umani, in particolare su quelli negati nel ‘900. Ogni visita ad Auschwitz è stata preceduta da corsi di formazione dell’USR per i docenti, approfondimenti, ricerche, per essere seguita poi da decine di presenze, interventi, restituzioni sul territorio, manifestazioni, eventi teatrali per dare continuità al progetto.
PI09016.RB
(Cittadino e Provincia) – Foligno, 6 maggio ’09 – “Non mi riguarda perché io non c’ero, sono troppo giovane, ho i capelli biondi e gli occhi azzurri, non sono ebreo”. “Mi riguarda perché ho visto i luoghi, le testimonianze”. In queste frasi pronunciate dai ragazzi rispettivamente in apertura e chiusura è racchiuso il senso della rappresentazione teatrale curata dall’associazione culturale “Società dello Spettacolo”, messa in scena nella mattinata di oggi presso l’Auditorium di Foligno dai ragazzi, professori, rappresentanti delle istituzioni dell’Ufficio Scolastico regionale e dell’Isuc (Istituto di storia contemporanea) per raccontare l’esperienza vissuta nei tre viaggi della memoria fatti ad Auschwitz. Questo rientra nell’ambito del progetto “Human Rights Positive” volto a promuovere la cultura dei diritti umani proposto e realizzato dalla Provincia di Perugia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria e l’Isuc. Non si è trattato del solito spettacolo, ma il palcoscenico si è trasformato in un momento di autentica riflessione in cui ragazzi si sono confrontati con professori, rappresentanti delle istituzioni, dell’Ufficio scolastico regionale e dell’Isuc in una serie di domande e risposte in cui ripercorrevano l’esperienza vissuta ed al tempo stesso riflettevano sul revisionismo e negazionismo storico di chi, cioè, nega addirittura che l’olocausto sia mai esistito. Sullo sfondo uno schermo proiettava immagini tratte dai viaggi effettuati soffermandosi sui particolari più significativi. Allo spettacolo teatrale ha fatto seguito l’inaugurazione di una mostra “Tracce”, questo il suo titolo, allestita presso il Centro Studi di Via Oberdan di Foligno, che rimarrà aperta fino a sabato 8 maggio. L’esposizione documenta il percorso di approfondimento e di ricerca che un gruppo di studenti ed insegnanti degli istituti di istruzione superiore della provincia di Perugia ha svolto dal 2006 al 2009 insieme alle istituzioni. Ricordiamo che “I progetti “Un treno per Auschwitz 2007”, “Auschwitz: giovani, memoria e luoghi” edizioni 2008 e 2009 hanno rappresentato una pianificazione quadro della Provincia di Perugia – è stato detto da un rappresentante dell’Assessorato alla Formazione e Pubblica Istruzione della Provincia di Perugia - Tali progetti sono nati, infatti, con gli obiettivi di educare gli studenti ai diritti umani e sono stati perseguiti attraverso “viaggi” nei luoghi in cui la storia del Novecento ha visto negati tali diritti tramutando il progetto in un percorso che è risultato entusiasmante e di autentica formazione. Ogni “viaggio” ha previsto un prima, un durante, un dopo pensati nella logica dell’assistenza dell’attraversamento. Abbiamo voluto consegnare idealmente – continua – questo piccolo grande patrimonio, costituito dal lavoro di 250 studenti italiani e polacchi e 32 docenti, alle comunità locali che potrà essere utilizzato ed ampliato in altre realtà territoriali per approfondire questo viaggio nei diritti negati che sono ancora troppi nel mondo del 21° secolo. La programmazione attuata dall’Ente ha voluto raccogliere tutte le esperienze su tali diritti portate avanti a livello territoriale, proponendo altresì agli alunni delle scuole superiori una frequentazione del luogo sostenuta da conoscenza storica, impatto emotivo, invito a leggervi dentro i diritti negati a uomini in carne ed ossa, a cittadini di un’Europa allora divisa e sulle soglie della guerra”. Il progetto ha coinvolto 18 istituti di 9 comuni, con l’ adesione di istituti superiori di Narni e Terni, della Consulta di Terni, con il contributo di Anci, Upi, Cgil, Cisl e Uil, e si è giunti alla conclusione di un triennio di formazione sui diritti umani, in particolare su quelli negati nel ‘900. Ogni visita ad Auschwitz è stata preceduta da corsi di formazione dell’USR per i docenti, approfondimenti, ricerche, per essere seguita poi da decine di presenze, interventi, restituzioni sul territorio, manifestazioni, eventi teatrali per dare continuità al progetto.
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