"Invece di fare caselli e mettere altre tasse il Governo mantenga le promesse e realizzi il nodo di Perugia"
(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 maggio 2011 – “Abbiamo appreso dagli organi di stampa – afferma un ordine del giorno presentato dal Capogruppo e da alcuni consiglieri del Pd in Consiglio Provinciale e al quale hanno aderito gli altri gruppi di maggioranza (Prc, Pcdi, Socialisti riformisti e idv) - che l’Anas sta per collocare alcuni portali rivelatori, all'altezza delle uscite di Ponte San Giovanni, Piscille, Prepo, San Faustino, Madonna Alta, Ferro di Cavallo, Olmo, Corciano, Mantignana, Magione, Torricella, Passignano Est e Ovest, Tuoro e Castiglione del Lago. Tutto ciò ha come obiettivo la rilevazione puntuale dei transiti sul raccordo autostradale Perugia Bettole finalizzato al pagamento di un pedaggio a partire dal 2012. Una simile iniziativa avrà gravi ripercussioni sia per le tasche dei nostri cittadini che si troveranno a pagare un nuovo balzello in un momento già difficile di crisi economica, finanziaria e sociale, sia per le arterie viarie limitrofe al raccordo che vedranno un appesantimento sostanziale del traffico. Ad oggi nessun criterio, rispetto ad eventuali agevolazioni o gratuità del pedaggio stesso, è stato definito per i residenti dei territori limitrofi al raccordo, che si trovano a percorrerlo anche per piccoli spostamenti giornalieri da una parte all’altra delle città”. Ed è in virtù di questi disagi “che su questo tema alcuni Enti a partire dalla Regione dell’Umbria avevano avanzato ricorso contro il Governo per l'illegittimità di tale disciplina”. “Questa scelta, del pagamento di un pedaggio – continua il documento - appare ancora più sbagliata e inopportuna se si considera lo stato attuale del raccordo, assolutamente inadeguato per sopportare l’ingente traffico nazionale e transnazionale, ma anche lontano dagli standard di sicurezza e di servizi necessari”. Per la maggioranza l’iniziativa aggrava inoltre la situazione della mobilità in tutta la zona interessata, che avrebbe – a giudiziose dei proponenti – necessità invece di nuove infrastrutture. “In questi giorni – E’ scritto nell’Ordine del giorno - alla Commissione competente del Senato della Repubblica è stata presentata una prima bozza del DPEF (Documento di Politica Economica e Finanziaria) che sarà approvato dal Parlamento entro l’estate dove figura per il nodo di Perugia un investimento di soli 121 milioni di euro (frantumati per altro in diversi piccoli stralci) a fronte del miliardo e 150 milioni necessari alla realizzazione dell’opera e dei 545 milioni necessari per realizzare lo stralcio Madonna del Piano-Sant’Andrea delle Fratte come concordato con il Ministro dei Lavori Pubblici Matteoli in conferenza delle Regioni il giugno scorso”. “Questo insieme di eventi – conclude il documento - descrive l’assoluto stato di disagio degli assi fondamentali della viabilità umbra e in particolare di quella strategica del perugino. La vertenza umbra per le infrastrutture viarie è aperta da molti anni con risposte minime da parte del Governo” la maggioranza della Provincia avanza quindi una serie di richieste che riguardano gli interventi di manutenzione sulla E45 e sul raccordo Perugia-Bettolle; l’ampliamento dell’intervento sul nodo che dovrebbe iniziare da Collestrada. “In questa situazione di difficoltà e di degrado la prospettiva del pedaggio è – per la maggioranza della Provincia - del tutto irricevibile da parte delle comunità interessate”. Da qui la richiesta al Presidente e alla Giunta Provinciale di “verificare immediatamente se le indiscrezioni apparse sulla stampa sono vere e quali sono i tempi reali stimati da Anas per dare corso al provvedimento in oggetto; assumere iniziative, anche in accordo con altre Istituzioni, per scongiurare tale scelta che rischia di mettere in difficoltà tanti cittadini umbri e il sistema viario di gran parte della nostra provincia; assumere tutte le iniziative necessarie insieme alla Regione, ai Comuni interessati e ai parlamentari umbri per modificare le proposte contenute nel DPEF con l’intenzione di rilanciare l’urgenza e l’ampliamento dell’intervento a stralcio sul nodo di Perugia”.
Gc11191.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 maggio 2011 – “Abbiamo appreso dagli organi di stampa – afferma un ordine del giorno presentato dal Capogruppo e da alcuni consiglieri del Pd in Consiglio Provinciale e al quale hanno aderito gli altri gruppi di maggioranza (Prc, Pcdi, Socialisti riformisti e idv) - che l’Anas sta per collocare alcuni portali rivelatori, all'altezza delle uscite di Ponte San Giovanni, Piscille, Prepo, San Faustino, Madonna Alta, Ferro di Cavallo, Olmo, Corciano, Mantignana, Magione, Torricella, Passignano Est e Ovest, Tuoro e Castiglione del Lago. Tutto ciò ha come obiettivo la rilevazione puntuale dei transiti sul raccordo autostradale Perugia Bettole finalizzato al pagamento di un pedaggio a partire dal 2012. Una simile iniziativa avrà gravi ripercussioni sia per le tasche dei nostri cittadini che si troveranno a pagare un nuovo balzello in un momento già difficile di crisi economica, finanziaria e sociale, sia per le arterie viarie limitrofe al raccordo che vedranno un appesantimento sostanziale del traffico. Ad oggi nessun criterio, rispetto ad eventuali agevolazioni o gratuità del pedaggio stesso, è stato definito per i residenti dei territori limitrofi al raccordo, che si trovano a percorrerlo anche per piccoli spostamenti giornalieri da una parte all’altra delle città”. Ed è in virtù di questi disagi “che su questo tema alcuni Enti a partire dalla Regione dell’Umbria avevano avanzato ricorso contro il Governo per l'illegittimità di tale disciplina”. “Questa scelta, del pagamento di un pedaggio – continua il documento - appare ancora più sbagliata e inopportuna se si considera lo stato attuale del raccordo, assolutamente inadeguato per sopportare l’ingente traffico nazionale e transnazionale, ma anche lontano dagli standard di sicurezza e di servizi necessari”. Per la maggioranza l’iniziativa aggrava inoltre la situazione della mobilità in tutta la zona interessata, che avrebbe – a giudiziose dei proponenti – necessità invece di nuove infrastrutture. “In questi giorni – E’ scritto nell’Ordine del giorno - alla Commissione competente del Senato della Repubblica è stata presentata una prima bozza del DPEF (Documento di Politica Economica e Finanziaria) che sarà approvato dal Parlamento entro l’estate dove figura per il nodo di Perugia un investimento di soli 121 milioni di euro (frantumati per altro in diversi piccoli stralci) a fronte del miliardo e 150 milioni necessari alla realizzazione dell’opera e dei 545 milioni necessari per realizzare lo stralcio Madonna del Piano-Sant’Andrea delle Fratte come concordato con il Ministro dei Lavori Pubblici Matteoli in conferenza delle Regioni il giugno scorso”. “Questo insieme di eventi – conclude il documento - descrive l’assoluto stato di disagio degli assi fondamentali della viabilità umbra e in particolare di quella strategica del perugino. La vertenza umbra per le infrastrutture viarie è aperta da molti anni con risposte minime da parte del Governo” la maggioranza della Provincia avanza quindi una serie di richieste che riguardano gli interventi di manutenzione sulla E45 e sul raccordo Perugia-Bettolle; l’ampliamento dell’intervento sul nodo che dovrebbe iniziare da Collestrada. “In questa situazione di difficoltà e di degrado la prospettiva del pedaggio è – per la maggioranza della Provincia - del tutto irricevibile da parte delle comunità interessate”. Da qui la richiesta al Presidente e alla Giunta Provinciale di “verificare immediatamente se le indiscrezioni apparse sulla stampa sono vere e quali sono i tempi reali stimati da Anas per dare corso al provvedimento in oggetto; assumere iniziative, anche in accordo con altre Istituzioni, per scongiurare tale scelta che rischia di mettere in difficoltà tanti cittadini umbri e il sistema viario di gran parte della nostra provincia; assumere tutte le iniziative necessarie insieme alla Regione, ai Comuni interessati e ai parlamentari umbri per modificare le proposte contenute nel DPEF con l’intenzione di rilanciare l’urgenza e l’ampliamento dell’intervento a stralcio sul nodo di Perugia”.
Gc11191.red