(Cittadino e Provincia) – Perugia 6 febbraio 2012 - Il capogruppo socialista Enrico Bastioli e l’assessore provinciale Roberto Bertini esprimono il più totale disappunto rispetto alle notizie che provengono dall’Anas circa la conferma dell’introduzione del pedaggio nel raccordo autostradale Perugia-Bettolle. “ Si tratta di una decisione inaccettabile, che va a colpire ulteriormente il nostro territorio, già storicamente carente di infrastrutture – per colpe dei governi nazionali – e che sta soffrendo una crisi economica di dimensioni epocali.Restiamobasiti dalla scelta dell’ Anas e del Governo (sia quello passato che l’attuale) che, pur di far cassa, decidono di vessare i nostri pendolari e le nostre aziende che, al contrario, avrebbero bisogno di sostegni concreti per lo sviluppo e la crescita. Come gruppo provinciale, confermando quanto già affermato la scorsa estate in occasione delle prime mobilitazioni contro il pedaggio, siamo favorevolialla creazione di un fronte comune fratutte le istituzioni, le forze sociali, imprenditoriali, le organizzazioni di categoria e in difesa dei cittadini, offrendo il nostro contributo affinché venga impedita l’introduzione del pedaggio, introduzione che equivarrebbe a staccare la spina ad una regione che invece ha bisogno di ben altre terapie per tornare a crescere”.
Gc12042.red
modificato il 07/12/2020
(Cittadino e Provincia) – Perugia 6 febbraio 2012 - Il capogruppo socialista Enrico Bastioli e l’assessore provinciale Roberto Bertini esprimono il più totale disappunto rispetto alle notizie che provengono dall’Anas circa la conferma dell’introduzione del pedaggio nel raccordo autostradale Perugia-Bettolle. “ Si tratta di una decisione inaccettabile, che va a colpire ulteriormente il nostro territorio, già storicamente carente di infrastrutture – per colpe dei governi nazionali – e che sta soffrendo una crisi economica di dimensioni epocali.Restiamobasiti dalla scelta dell’ Anas e del Governo (sia quello passato che l’attuale) che, pur di far cassa, decidono di vessare i nostri pendolari e le nostre aziende che, al contrario, avrebbero bisogno di sostegni concreti per lo sviluppo e la crescita. Come gruppo provinciale, confermando quanto già affermato la scorsa estate in occasione delle prime mobilitazioni contro il pedaggio, siamo favorevolialla creazione di un fronte comune fratutte le istituzioni, le forze sociali, imprenditoriali, le organizzazioni di categoria e in difesa dei cittadini, offrendo il nostro contributo affinché venga impedita l’introduzione del pedaggio, introduzione che equivarrebbe a staccare la spina ad una regione che invece ha bisogno di ben altre terapie per tornare a crescere”.