Cartelli stradali, “Non basta il casco serve anche la testa”
(Cittadino e Provincia) - Città di Castello, 6 maggio ‘21 - “Non basta il casco serve anche la testa”. E’ questo lo slogan eloquente impresso con tanto di immagini su alcuni cartelli stradali che sono stati posizionati lungo la SR 257 “Apecchiese”, arteria viaria di collegamento fra il comprensorio altotiberino e quello marchigiano della valle del Metauro, particolarmente apprezzata e frequentata durante i mesi estivi dai motociclisti. A seguito della conclusione degli interventi di straordinaria manutenzione consistenti nel ripristino e adeguamento dei piani viabili a tratti saltuari, riguardanti la SR 257 Apecchiese e la conseguente messa in sicurezza del tracciato stradale del versante umbro (terminati nell’estate del 2019 grazie ad un investimento complessivo di 500mila euro fra Anas e Regione Umbria) la Provincia di Perugia sta intraprendendo iniziative volte a sensibilizzare l’utenza stradale al congruo utilizzo della predetta arteria viaria, che è stata teatro di numerosi incidenti spesso purtroppo con esito mortale, ed in particolare al rispetto dei limiti di velocità e di tutta la segnaletica nel suo complesso, incoraggiando la percorrenza della strada in sicurezza anche in considerazione del grande valore turistico e paesaggistico che la stessa ricopre. A tale scopo, similmente al versante marchigiano, sono stati installati due cartelli di sicurezza che invitano gli utenti ed in particolare quelli su due ruote alla prudenza. Tali cartelli bifacciali, recanti il messaggio “non basta il casco serve anche la testa”, sono stati installati al km 4+015 dx (loc. Belvedere) e al km 19+237 sx (confine PU), nel rispetto del Regolamento per la Gestione e la Tutela delle Strade della Provincia di Perugia nonché del vigente C.d.S. e relativo Regolamento. A completamento dell’intervento è stato inoltre sostituito il cartello turistico e di territorio del valico di “Bocca Serriola” che risultava ormai fatiscente ed è stata integrata la cartellonistica di Confine Provinciale.
“Un ulteriore tassello che va a completare il mosaico complessivo degli interventi di messa in sicurezza della arteria umbro-marchigiana, che ha visto la Provincia di Perugia, attraverso il Servizio Gestione Viabilità, nel 2019, dopo quasi 30 anni dall’ultimo progetto realizzato, non solo a ricostituire le condizioni di funzionalità della strada, ma anche ad un sensibile miglioramento delle caratteristiche della piattaforma stradale, con aumento della sicurezza della circolazione rispetto all’attuale situazione ammalorata, mediante l’uso di materiali di migliori caratteristiche e l’esecuzione di specifiche lavorazioni. Tutto ciò grazie ad un finanziamento di oltre 500mila euro di Anas e Regione Umbria.
La posa in opera di questi cartelli, identici a quelli istallati sul versante marchigiano, che invitano tutti alla prudenza ma in particolare i motociclisti, rientra nel progetto complessivo e sinergico con Prefettura di Perugia e forze dell’ordine di sensibilizzazione al rispetto delle regole, dei limiti di velocità nel percorrere la strada del “mare” tanto cara ai tifernati e non solo, per poterne apprezzare senza correre rischi, tutta la bellezza e la suggestione a livello paesaggistico e ambientale”, hanno dichiarato il Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta (anche nel ruolo di sindaco tifernate) e la consigliera con delega alla Viabilità, Erika Borghesi, nel ringraziare per il lavoro svolto i dirigenti dell’ente, Andrea Rapicetta, Giovanni Solinas e tecnici del comprensorio 1, il responsabile, Fabrizio Marinelli e il geometra, Simone Bettoni e tutti coloro che hanno fattivamente collaborato.
L’Apecchiese è la strada di collegamento interregionale Umbro-Marchigiana di oltre 53 chilometri di lunghezza: si estende da Città di Castello ad Acqualagna, passando per Apecchio e Piobbico in Provincia di Pesaro-Urbino. Il tratto umbro, ricadente interamente sul territorio del comune di Città di Castello, interessa circa 20 chilometri di strada (19,935 Km per la precisione) che risulta di competenza regionale, ma di gestione provinciale. Una strada molto transitata, soprattutto da motociclisti e appassionati delle due ruote, perché caratterizzata da una gran quantità di curve, quasi da record in rapporto ai chilometri totali. Sono infatti 141 le curve rilevate e rese note dai tecnici della Provincia di Perugia, alle quali si aggiungono 12 rettifili, alcuni dei quali in semicurva. Dati statistici rilevati a campione dal Servizio Gestione Viabilità della Provincia di Perugia in un determinato periodo estivo dell’anno precedente alla chiusura della SS73 Bis di “Bocca Trabaria”, hanno messo inoltre in risalto che, nelle due corsie di marcia da Città di Castello al confine di Provincia e viceversa, sono stati complessivamente 12.615 i veicoli che vi hanno transitato, di cui 10.961 autovetture e circa 700 motocicli. Il Tgm (traffico giornaliero medio) rilevato a campione sempre nel medesimo periodo, cioè il numero medio giornaliero di veicoli nei 7 giorni, è risultato essere pari a 1802 mezzi di cui 1729 “leggeri” e 73 “pesanti”.
Via21013.red
(Cittadino e Provincia) - Città di Castello, 6 maggio ‘21 - “Non basta il casco serve anche la testa”. E’ questo lo slogan eloquente impresso con tanto di immagini su alcuni cartelli stradali che sono stati posizionati lungo la SR 257 “Apecchiese”, arteria viaria di collegamento fra il comprensorio altotiberino e quello marchigiano della valle del Metauro, particolarmente apprezzata e frequentata durante i mesi estivi dai motociclisti. A seguito della conclusione degli interventi di straordinaria manutenzione consistenti nel ripristino e adeguamento dei piani viabili a tratti saltuari, riguardanti la SR 257 Apecchiese e la conseguente messa in sicurezza del tracciato stradale del versante umbro (terminati nell’estate del 2019 grazie ad un investimento complessivo di 500mila euro fra Anas e Regione Umbria) la Provincia di Perugia sta intraprendendo iniziative volte a sensibilizzare l’utenza stradale al congruo utilizzo della predetta arteria viaria, che è stata teatro di numerosi incidenti spesso purtroppo con esito mortale, ed in particolare al rispetto dei limiti di velocità e di tutta la segnaletica nel suo complesso, incoraggiando la percorrenza della strada in sicurezza anche in considerazione del grande valore turistico e paesaggistico che la stessa ricopre. A tale scopo, similmente al versante marchigiano, sono stati installati due cartelli di sicurezza che invitano gli utenti ed in particolare quelli su due ruote alla prudenza. Tali cartelli bifacciali, recanti il messaggio “non basta il casco serve anche la testa”, sono stati installati al km 4+015 dx (loc. Belvedere) e al km 19+237 sx (confine PU), nel rispetto del Regolamento per la Gestione e la Tutela delle Strade della Provincia di Perugia nonché del vigente C.d.S. e relativo Regolamento. A completamento dell’intervento è stato inoltre sostituito il cartello turistico e di territorio del valico di “Bocca Serriola” che risultava ormai fatiscente ed è stata integrata la cartellonistica di Confine Provinciale.
“Un ulteriore tassello che va a completare il mosaico complessivo degli interventi di messa in sicurezza della arteria umbro-marchigiana, che ha visto la Provincia di Perugia, attraverso il Servizio Gestione Viabilità, nel 2019, dopo quasi 30 anni dall’ultimo progetto realizzato, non solo a ricostituire le condizioni di funzionalità della strada, ma anche ad un sensibile miglioramento delle caratteristiche della piattaforma stradale, con aumento della sicurezza della circolazione rispetto all’attuale situazione ammalorata, mediante l’uso di materiali di migliori caratteristiche e l’esecuzione di specifiche lavorazioni. Tutto ciò grazie ad un finanziamento di oltre 500mila euro di Anas e Regione Umbria.
La posa in opera di questi cartelli, identici a quelli istallati sul versante marchigiano, che invitano tutti alla prudenza ma in particolare i motociclisti, rientra nel progetto complessivo e sinergico con Prefettura di Perugia e forze dell’ordine di sensibilizzazione al rispetto delle regole, dei limiti di velocità nel percorrere la strada del “mare” tanto cara ai tifernati e non solo, per poterne apprezzare senza correre rischi, tutta la bellezza e la suggestione a livello paesaggistico e ambientale”, hanno dichiarato il Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta (anche nel ruolo di sindaco tifernate) e la consigliera con delega alla Viabilità, Erika Borghesi, nel ringraziare per il lavoro svolto i dirigenti dell’ente, Andrea Rapicetta, Giovanni Solinas e tecnici del comprensorio 1, il responsabile, Fabrizio Marinelli e il geometra, Simone Bettoni e tutti coloro che hanno fattivamente collaborato.
L’Apecchiese è la strada di collegamento interregionale Umbro-Marchigiana di oltre 53 chilometri di lunghezza: si estende da Città di Castello ad Acqualagna, passando per Apecchio e Piobbico in Provincia di Pesaro-Urbino. Il tratto umbro, ricadente interamente sul territorio del comune di Città di Castello, interessa circa 20 chilometri di strada (19,935 Km per la precisione) che risulta di competenza regionale, ma di gestione provinciale. Una strada molto transitata, soprattutto da motociclisti e appassionati delle due ruote, perché caratterizzata da una gran quantità di curve, quasi da record in rapporto ai chilometri totali. Sono infatti 141 le curve rilevate e rese note dai tecnici della Provincia di Perugia, alle quali si aggiungono 12 rettifili, alcuni dei quali in semicurva. Dati statistici rilevati a campione dal Servizio Gestione Viabilità della Provincia di Perugia in un determinato periodo estivo dell’anno precedente alla chiusura della SS73 Bis di “Bocca Trabaria”, hanno messo inoltre in risalto che, nelle due corsie di marcia da Città di Castello al confine di Provincia e viceversa, sono stati complessivamente 12.615 i veicoli che vi hanno transitato, di cui 10.961 autovetture e circa 700 motocicli. Il Tgm (traffico giornaliero medio) rilevato a campione sempre nel medesimo periodo, cioè il numero medio giornaliero di veicoli nei 7 giorni, è risultato essere pari a 1802 mezzi di cui 1729 “leggeri” e 73 “pesanti”.
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