(Cittadino e Provincia) – Perugia 8 febbraio 2012 – “La terza sezione penale della Corte di Cassazione – afferma in una mozione il capogruppo dei socialisti riformista alla Provincia di Perugia Enrico Bastioli - ha stabilito che i principi interpretativi che la Corte Costituzionale ha fissato per i reati di violenza sessuale e atti sessuali su minorenni sono applicabili anche alla violenza sessuale di gruppo. che ciò significa che il giudice non è più obbligato a disporre od a mantenere la custodia in carcere per coloro che sono indagati per il reato di violenza di gruppo, ma può applicare anche misure cautelari alternative. Lo stupro, in tutte le sue forme, è certamente uno dei crimini più odiosi ed è ancora più odioso quando si tratta di minorenni e questa sentenza diminuisce sensibilmente il senso di tutela che, lo Stato deve garantire a chi ha subito questa terribile forma di violenza. Questa sentenza risulta del tutto paradossale in quanto, dopo che il parlamento, nel 2009, ha approvato una legge che giustamente ha inasprito le pene ed ha impedito al giudice di applicare, per quanto riguarda le violenze sui minorenni, misure cautelari diverse dalla custodia in carcere proprio in seguito all’'impressionante aumento delle violenze nei confronti delle donne, ora la Corte di Cassazione ha cancellato questa norma e, per uno stupro di gruppo, si arriva addirittura a rischiare di meno. Se da un lato è comprensibile la salvaguardia della Costituzione, dall'altro è inammissibile che la parte debole, le donne stuprate, non vengano tutelate dal sistema giudiziario, e anzi vengano in un certo senso colpite due volte. Ancora più grave è il fatto che la sentenza si riferisca al caso di una minorenne”. Bastioni chiede quindi che “il Consiglio Provinciale di Perugia esprima la propria indignazione nei confronti della sentenza n° 4377/12 della terza sezione penale della Corte di Cassazione, una sentenza che offende profondamente tutte le donne ed in particolar modo quelle che hanno subito violenza sessuale e invita il Presidente e la Giunta a farsi promotori di iniziative di sensibilizzazione nei confronti del tema della violenza sulle donne e di attivarsi con tutti i mezzi a disposizione nei confronti della Corte di Cassazione, affinché lo stupro di gruppo e la violenza sulle donne, soprattutto minorenni, continuino a essere considerati e giudicati come reati terribili e disumani quali sono”.
Gc12047.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 8 febbraio 2012 – “La terza sezione penale della Corte di Cassazione – afferma in una mozione il capogruppo dei socialisti riformista alla Provincia di Perugia Enrico Bastioli - ha stabilito che i principi interpretativi che la Corte Costituzionale ha fissato per i reati di violenza sessuale e atti sessuali su minorenni sono applicabili anche alla violenza sessuale di gruppo. che ciò significa che il giudice non è più obbligato a disporre od a mantenere la custodia in carcere per coloro che sono indagati per il reato di violenza di gruppo, ma può applicare anche misure cautelari alternative. Lo stupro, in tutte le sue forme, è certamente uno dei crimini più odiosi ed è ancora più odioso quando si tratta di minorenni e questa sentenza diminuisce sensibilmente il senso di tutela che, lo Stato deve garantire a chi ha subito questa terribile forma di violenza. Questa sentenza risulta del tutto paradossale in quanto, dopo che il parlamento, nel 2009, ha approvato una legge che giustamente ha inasprito le pene ed ha impedito al giudice di applicare, per quanto riguarda le violenze sui minorenni, misure cautelari diverse dalla custodia in carcere proprio in seguito all’'impressionante aumento delle violenze nei confronti delle donne, ora la Corte di Cassazione ha cancellato questa norma e, per uno stupro di gruppo, si arriva addirittura a rischiare di meno. Se da un lato è comprensibile la salvaguardia della Costituzione, dall'altro è inammissibile che la parte debole, le donne stuprate, non vengano tutelate dal sistema giudiziario, e anzi vengano in un certo senso colpite due volte. Ancora più grave è il fatto che la sentenza si riferisca al caso di una minorenne”. Bastioni chiede quindi che “il Consiglio Provinciale di Perugia esprima la propria indignazione nei confronti della sentenza n° 4377/12 della terza sezione penale della Corte di Cassazione, una sentenza che offende profondamente tutte le donne ed in particolar modo quelle che hanno subito violenza sessuale e invita il Presidente e la Giunta a farsi promotori di iniziative di sensibilizzazione nei confronti del tema della violenza sulle donne e di attivarsi con tutti i mezzi a disposizione nei confronti della Corte di Cassazione, affinché lo stupro di gruppo e la violenza sulle donne, soprattutto minorenni, continuino a essere considerati e giudicati come reati terribili e disumani quali sono”.
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