Rossi: "Aiutiamo voi per essere più vicini alle persone sole"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 21 marzo ’13 – “Il cinismo e la violenza delle mafie non si esprimono mai senza una particolare dimensione di crudeltà. Morale e privata, pubblica e politica, la crudeltà, che si esercita in mille maniere diverse, definisce fino in fondo l'inciviltà delle cosche, l'illegalità dei fiancheggiatori, l'irresponsabilità dei singoli, la complicità di ogni persona che non vuole prendere coscienza dell'esistenza della corruzione. Le vittime che la crudeltà mafiosa ha lasciato e lascia dietro di sé sono, in ogni caso, vittime di una inciviltà, di una illegalità, di una irresponsabilità, di una complicità, anche se molto indiretta, di molte persone oltre i mandanti e gli esecutori”. Queste sono le parole dell’assessore provinciale di Perugia alla Cultura, Donatella Porzi. “Il 21 marzo - giornata del ricordo delle vittime di mafia - è perciò una data forte, un peso che grava sulla coscienza, il senso di qualcosa che forse si sarebbe potuto fare e non è stato fatto fino in fondo. È, però, anche il giorno in cui entriamo in primavera, in cui i cieli tornano a rasserenarsi e le vittime, grazie anche al nostro pensiero corale, possono avere un risarcimento spirituale profondo. E, primavera per primavera, saranno i giovani - i tanti che incontriamo nello sviluppo del nostro progetto Leg@lmente - a offrire il ricordo più libero, la testimonianza d'affetto più diretta, l'impegno più puro ad assumersi le proprie responsabilità”.
Cl13008.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 21 marzo ’13 – “Il cinismo e la violenza delle mafie non si esprimono mai senza una particolare dimensione di crudeltà. Morale e privata, pubblica e politica, la crudeltà, che si esercita in mille maniere diverse, definisce fino in fondo l'inciviltà delle cosche, l'illegalità dei fiancheggiatori, l'irresponsabilità dei singoli, la complicità di ogni persona che non vuole prendere coscienza dell'esistenza della corruzione. Le vittime che la crudeltà mafiosa ha lasciato e lascia dietro di sé sono, in ogni caso, vittime di una inciviltà, di una illegalità, di una irresponsabilità, di una complicità, anche se molto indiretta, di molte persone oltre i mandanti e gli esecutori”. Queste sono le parole dell’assessore provinciale di Perugia alla Cultura, Donatella Porzi. “Il 21 marzo - giornata del ricordo delle vittime di mafia - è perciò una data forte, un peso che grava sulla coscienza, il senso di qualcosa che forse si sarebbe potuto fare e non è stato fatto fino in fondo. È, però, anche il giorno in cui entriamo in primavera, in cui i cieli tornano a rasserenarsi e le vittime, grazie anche al nostro pensiero corale, possono avere un risarcimento spirituale profondo. E, primavera per primavera, saranno i giovani - i tanti che incontriamo nello sviluppo del nostro progetto Leg@lmente - a offrire il ricordo più libero, la testimonianza d'affetto più diretta, l'impegno più puro ad assumersi le proprie responsabilità”.
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