Guasticchi "Le istituzioni siano compatte nel difendere i valori risorgimentali. E' il momento di gridare w l'Italia unita"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 15 dicembre ’10 – Un Cortile d’onore costellato di gonfaloni, fasce tricolori e divise militari ha ospitato questa mattina la cerimonia d’apertura delle manifestazioni celebrative per i 150 anni dall’istituzione della Provincia dell’Umbria e dell’Unità d’Italia. Festeggiamenti che anticipano di circa due settimane quelle nazionali per celebrare questa importante ricorrenza. L’intero sistema degli enti locali umbri, quasi nella sua interezza, ha accolto l’invito della Provincia di Perugia che ha scelto di enfatizzare questo momento attraverso un fitto calendario di eventi che si dipaneranno da oggi a venerdì 17 dicembre. L’avvio delle celebrazioni ha coinciso con un momento di forte intensità e valore simbolico: alle 9 di questa mattina, nel cortile del Palazzo provinciale imbandierato, dopo l’alzabandiera, numerose autorità civili, alla presenza di un picchetto militare interforze, hanno reso omaggio ai caduti delle guerre risorgimentali. Il tutto accompagnato dalle note della Banda nazionale garibaldina di Mugnano. “Siamo orgogliosi di dare inizio alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia – sono state le parole del presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi – che riportano al centro dell’attenzione i valori per i quali a partire dal 1860 tante persone hanno combattuto e sofferto. Valori che solo oggi trovano il loro compimento, nonostante i fantasiosi, maldestri e inopinati tentativi di pensare che l’Italia debba essere divisa. Di fronte a questo patetico revisionismo storico – ha aggiunto il presidente – le istituzioni pubbliche devono unirsi per ribadire gli ideali per i quali troppe persone si sono sacrificate”. La giornata inaugurale è quindi proseguita all’interno del Palazzo provinciale, dove ha avuto luogo l’annullo postale su una cartolina che riproduce elementi iconici provenienti dalle sale decorate dello stesso Palazzo, e dove, dentro una Sala del Consiglio rinnovata, è stata presentata la riproduzione dell’opera “I piemontesi nella Piazza del Comune” di Napoleone Verga, il cui originale è conservato a Palazzo Penna. La riproduzione del quadro, che ritrae l’ingresso dell’esercito liberatore piemontese a Perugia, è della Bottega Artigiana Tifernate, che ha trasformato la miniatura di Verga in un grande quadro memoriale e istituzionale. Sempre nella Sala del Consiglio provinciale si è quindi tenuto il convegno “L’Umbria e l’Unità d’Italia”, organizzato in collaborazione con il Comitato di Perugia dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Un’occasione per far luce sugli anni in cui, dopo la liberazione del nostro territorio dalla dominazione pontificia e a seguito del Plebiscito del 9 novembre 1860 con cui si era aderito alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II con il Decreto Pepoli n. 240 del 15 dicembre 1860, viene disegnata amministrativamente l’Umbria. Una Provincia dalla grandi dimensioni, è stato spiegato da Gian Biagio Furiozzi, perché concepita come una sorta di avanguardia del Regno d’Italia nei confronti della Roma pontificia. Questa Provincia comprendeva infatti Perugia (con i Mandamenti di Perugia, Todi, Città di Castello, Gubbio, Fratta, Magione), Spoleto (con i Mandamenti di Spoleto, Norcia, Trevi, Bevagna, Montefalco), Rieti (con i Mandamenti di Rieti, Poggio Mirteto, Rocca Sinibalda, Canemorto, Fara, Magliano), Fuligno (Fuligno, Assisi, Gualdo Tadino, Spello, Nocera), Terni (Terni, Amelia, Narni), e Orvieto (Orvieto, Castiglion del Lago, Città della Pieve, Ficulle). Il convegno ha visto i contributi di Romano Ugolini che ha presentato la figura di Filippo Antonio Gualterio prima Intendente e quindi Prefetto della Provincia dell'Umbria, Stefania Magliani, che ha invece tracciato il profilo di Luigi Pianciani da rivoluzionario a stimato Presidente della Provincia e di Giancarlo Pellegrini che ha affrontato l’argomento dell'opposizione cattolica. Domenico Petruzzo infine ha ricostruito le condizioni dell’istruzione scolastica dell’epoca prima di elencare gli istituti scolastici intitolati ai protagonisti del Risorgimento umbro (Bonazzi, Cavour, Vittorio Emanuele II, Cavallotti, Sansi, Pianciani, Bonghi, Pieralli e Franchetti). Domani 16 dicembre le celebrazioni si spostano a Spello presso Villa Fidelia (Palazzina – Museum) dove alle ore 16.00 avverrà l’inaugurazione della mostra "Domenico Bruschi pittore dell’Italia unita” (Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica).
OI10755.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 15 dicembre ’10 – Un Cortile d’onore costellato di gonfaloni, fasce tricolori e divise militari ha ospitato questa mattina la cerimonia d’apertura delle manifestazioni celebrative per i 150 anni dall’istituzione della Provincia dell’Umbria e dell’Unità d’Italia. Festeggiamenti che anticipano di circa due settimane quelle nazionali per celebrare questa importante ricorrenza. L’intero sistema degli enti locali umbri, quasi nella sua interezza, ha accolto l’invito della Provincia di Perugia che ha scelto di enfatizzare questo momento attraverso un fitto calendario di eventi che si dipaneranno da oggi a venerdì 17 dicembre. L’avvio delle celebrazioni ha coinciso con un momento di forte intensità e valore simbolico: alle 9 di questa mattina, nel cortile del Palazzo provinciale imbandierato, dopo l’alzabandiera, numerose autorità civili, alla presenza di un picchetto militare interforze, hanno reso omaggio ai caduti delle guerre risorgimentali. Il tutto accompagnato dalle note della Banda nazionale garibaldina di Mugnano. “Siamo orgogliosi di dare inizio alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia – sono state le parole del presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi – che riportano al centro dell’attenzione i valori per i quali a partire dal 1860 tante persone hanno combattuto e sofferto. Valori che solo oggi trovano il loro compimento, nonostante i fantasiosi, maldestri e inopinati tentativi di pensare che l’Italia debba essere divisa. Di fronte a questo patetico revisionismo storico – ha aggiunto il presidente – le istituzioni pubbliche devono unirsi per ribadire gli ideali per i quali troppe persone si sono sacrificate”. La giornata inaugurale è quindi proseguita all’interno del Palazzo provinciale, dove ha avuto luogo l’annullo postale su una cartolina che riproduce elementi iconici provenienti dalle sale decorate dello stesso Palazzo, e dove, dentro una Sala del Consiglio rinnovata, è stata presentata la riproduzione dell’opera “I piemontesi nella Piazza del Comune” di Napoleone Verga, il cui originale è conservato a Palazzo Penna. La riproduzione del quadro, che ritrae l’ingresso dell’esercito liberatore piemontese a Perugia, è della Bottega Artigiana Tifernate, che ha trasformato la miniatura di Verga in un grande quadro memoriale e istituzionale. Sempre nella Sala del Consiglio provinciale si è quindi tenuto il convegno “L’Umbria e l’Unità d’Italia”, organizzato in collaborazione con il Comitato di Perugia dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Un’occasione per far luce sugli anni in cui, dopo la liberazione del nostro territorio dalla dominazione pontificia e a seguito del Plebiscito del 9 novembre 1860 con cui si era aderito alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II con il Decreto Pepoli n. 240 del 15 dicembre 1860, viene disegnata amministrativamente l’Umbria. Una Provincia dalla grandi dimensioni, è stato spiegato da Gian Biagio Furiozzi, perché concepita come una sorta di avanguardia del Regno d’Italia nei confronti della Roma pontificia. Questa Provincia comprendeva infatti Perugia (con i Mandamenti di Perugia, Todi, Città di Castello, Gubbio, Fratta, Magione), Spoleto (con i Mandamenti di Spoleto, Norcia, Trevi, Bevagna, Montefalco), Rieti (con i Mandamenti di Rieti, Poggio Mirteto, Rocca Sinibalda, Canemorto, Fara, Magliano), Fuligno (Fuligno, Assisi, Gualdo Tadino, Spello, Nocera), Terni (Terni, Amelia, Narni), e Orvieto (Orvieto, Castiglion del Lago, Città della Pieve, Ficulle). Il convegno ha visto i contributi di Romano Ugolini che ha presentato la figura di Filippo Antonio Gualterio prima Intendente e quindi Prefetto della Provincia dell'Umbria, Stefania Magliani, che ha invece tracciato il profilo di Luigi Pianciani da rivoluzionario a stimato Presidente della Provincia e di Giancarlo Pellegrini che ha affrontato l’argomento dell'opposizione cattolica. Domenico Petruzzo infine ha ricostruito le condizioni dell’istruzione scolastica dell’epoca prima di elencare gli istituti scolastici intitolati ai protagonisti del Risorgimento umbro (Bonazzi, Cavour, Vittorio Emanuele II, Cavallotti, Sansi, Pianciani, Bonghi, Pieralli e Franchetti). Domani 16 dicembre le celebrazioni si spostano a Spello presso Villa Fidelia (Palazzina – Museum) dove alle ore 16.00 avverrà l’inaugurazione della mostra "Domenico Bruschi pittore dell’Italia unita” (Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica).
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