(Cittadino e Provincia) - Castiglione del Lago, 28 novembre '18 - Lavoro come occasione di empowerment delle persone, auto-realizzazione, inclusione sociale.
La "responsabilità sociale d'impresa" è stata al centro della tavola rotonda che si è tenuta nella Sala consiliare di Castiglione del Lago a margine della mostra "LabOra. Persona. Lavoro. Bene comune. Immagini e testimonianze sul significato, la dignità e le sfide del lavoro". Un'occasione di approfondimento dei temi del lavoro secondo i principi dell'economia civile e della dottrina sociale della Chiesa che ha visto a confronto Cristina Montesi, esperta di politica economica e ricercatrice presso il Dipartimento di economia dell'Università di Perugia e alcuni imprenditori locali (Paola Butali titolare della fattoria e azienda agricola "La cerreta", Cristian Giardini amministratore delegato di "Giardini Spa", Stefano Milic, direttore generale di Elettromil e Giovanni Segantin, responsabile della Comunità "Il Casolare").
"L'economia civile - ha spiegato Montesi - concepisce il mercato del lavoro non solo come luogo asettico di formazione del prezzo del lavoro, ma anche come luogo di empowerment delle persone, di auto realizzazione, di inclusione sociale. Nella concezione dell'economia civile la "divisione del lavoro" viene posta al servizio dell'inclusione del maggior numero di persone nel mercato del lavoro. Si parla di attività e non di lavoro: il lavoro si è trasformato, è ormai un insieme di attività; non è costituito solo da competenze di base e tecniche, ma si è arricchito di competenze relazionali, creative, comunicative ed espressive".
Le aziende del luogo, di varia natura e dimensione, hanno portato la loro esperienza di come hanno cercato di rispettare nel tempo e nelle varie fasi di crescita, la responsabilità sociale di impresa, coniugando in modo non sempre facile la sfida della doppia sostenibilità sociale e ambientale, nel rispetto delle normative, ma anche spingendosi oltre per salvaguardare le relazioni (intra ed extra aziendali) e le esigenze dei vari soggetti che compongono l'impresa. "Anche Papa Francesco - fa notare la Consulta delle Aggregazioni Laicali dell'Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, promotrice della mostra - pone l'accento sulla doppia sostenibilità: laddove c'è degrado ambientale, c'è anche degrado umano. Per provare a vincere questa sfida occorre cambiare il modello di sviluppo globale, il che implica riflettere sul senso dell'economia e sulle sue finalità, per correggerne disfunzioni e distorsioni). Nel lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale l'essere umano esprime ed accresce la dignità della propria vita".
Castiglione18035.ET
modificato il 07/12/2020
(Cittadino e Provincia) - Castiglione del Lago, 28 novembre '18 - Lavoro come occasione di empowerment delle persone, auto-realizzazione, inclusione sociale.
La "responsabilità sociale d'impresa" è stata al centro della tavola rotonda che si è tenuta nella Sala consiliare di Castiglione del Lago a margine della mostra "LabOra. Persona. Lavoro. Bene comune. Immagini e testimonianze sul significato, la dignità e le sfide del lavoro". Un'occasione di approfondimento dei temi del lavoro secondo i principi dell'economia civile e della dottrina sociale della Chiesa che ha visto a confronto Cristina Montesi, esperta di politica economica e ricercatrice presso il Dipartimento di economia dell'Università di Perugia e alcuni imprenditori locali (Paola Butali titolare della fattoria e azienda agricola "La cerreta", Cristian Giardini amministratore delegato di "Giardini Spa", Stefano Milic, direttore generale di Elettromil e Giovanni Segantin, responsabile della Comunità "Il Casolare").
"L'economia civile - ha spiegato Montesi - concepisce il mercato del lavoro non solo come luogo asettico di formazione del prezzo del lavoro, ma anche come luogo di empowerment delle persone, di auto realizzazione, di inclusione sociale. Nella concezione dell'economia civile la "divisione del lavoro" viene posta al servizio dell'inclusione del maggior numero di persone nel mercato del lavoro. Si parla di attività e non di lavoro: il lavoro si è trasformato, è ormai un insieme di attività; non è costituito solo da competenze di base e tecniche, ma si è arricchito di competenze relazionali, creative, comunicative ed espressive".
Le aziende del luogo, di varia natura e dimensione, hanno portato la loro esperienza di come hanno cercato di rispettare nel tempo e nelle varie fasi di crescita, la responsabilità sociale di impresa, coniugando in modo non sempre facile la sfida della doppia sostenibilità sociale e ambientale, nel rispetto delle normative, ma anche spingendosi oltre per salvaguardare le relazioni (intra ed extra aziendali) e le esigenze dei vari soggetti che compongono l'impresa. "Anche Papa Francesco - fa notare la Consulta delle Aggregazioni Laicali dell'Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, promotrice della mostra - pone l'accento sulla doppia sostenibilità: laddove c'è degrado ambientale, c'è anche degrado umano. Per provare a vincere questa sfida occorre cambiare il modello di sviluppo globale, il che implica riflettere sul senso dell'economia e sulle sue finalità, per correggerne disfunzioni e distorsioni). Nel lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale l'essere umano esprime ed accresce la dignità della propria vita".
Castiglione18035.ET