(Cittadino e Provincia) – Perugia 26 novembre 2012 – “Esprimo un forte e sentito ringraziamento a tutto il Consiglio – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - che, con me e con l’Assessore Porzi, senza distinzioni di maggioranza e di opposizione, ha condiviso il cammino democratico e partecipativo della definizione del nuovo Piano dell’Offerta formativa, un Piano votato all’unanimità giovedì 22 . Si tratta di una pianificazione fortemente aderente ai bisogni dei territori, calibrata sulle dinamiche socio – economiche, attentamente studiate con una completa ed efficace opera di ricognizione svolta in collaborazione con il mondo della scuola, le associazioni di categoria, i sindacati, le forze sociali . Un Piano che nulla lascia a quegli appetiti e a quelle ambizioni di singoli Istituti che confliggono con la tutela dell’interesse generale nella programmazione, con le Linee generali della Regione e con l’impostazione che l’Ente Provincia si è data specie da 3 anni a questa parte, con il concorso attivo della Commissione. Non abbiamo voluto far proliferare corsi e indirizzi utili solo a qualche dirigente scolastico , ma senza alcuna positiva ricaduta sul fronte formativo e sul futuro lavorativo degli studenti . Per troppi anni gli Enti locali hanno assecondato particolarismi, corporativismi , mode effimere e perniciose nella programmazione dell’offerta formativa : noi, invece, anche quest’anno abbiamo agito e deciso in totale difformità con quell’impostazione “ liberista “ e “ anarcoide “ che tanto danno ha fatto al mondo della scuola, smantellando ogni seria politica di programmazione in nome della rincorsa alle egoistiche volontà espresse su base locale. Abbiamo potenziato, in particolare, l’offerta inerente la meccatronica, confermando scelte degli anni precedenti e anzi estendendole ulteriormente ad altri territori; è stata una scelta forte, coraggiosa e raccomandata, tra l’altro, anche da autorevoli studiosi riuniti a convegno pochi giorni fa in un’iniziativa patrocinata dalla Provincia. Una scelta che già qualche anno fa, in varie parti della Provincia, ha consentito il mantenimento e qualche volta l’espansione di attività industriali ad alto valore aggiunto. Si sono poi evitati “ doppioni “ e sovrapposizioni di corsi e indirizzi , con grande attenzione alla razionalizzazione in campi dove il rischio di “ ipertrofia “ dell’offerta era reale e pericoloso. Si è raccomandata , e dovrà essere supportata da scelte concrete e precise, una riflessione sul non pieno successo degli indirizzi turistici, assolutamente indispensabile in una realtà , come quella della Provincia di Perugia, dove la filiera Turismo – Cultura – Ambiente è da anni un leit motiv che rischia di diventare sempre più utile alla grancassa della propaganda e sempre meno rispondente alla realtà dei fatti . Non è possibile che langua e mostri la corda un tipo di indirizzo che dovrebbe formare futuri operatori in un settore strategico, che costituisce tanta parte della storia dell’economia umbra, che racchiude una forte potenzialità espansiva ed è sempre più caratterizzato dalla ricerca costante della qualità, in sinergia con l’enogastronomia di eccellenza, la cultura, l’arte. Posso dire, in qualità di Presidente della III Commmissione, di essere fiero del lavoro svolto e lodo l’atteggiamento costruttivo di tutte le forze politiche, nonché la capacità di interlocuzione e mediazione dell’Assessore Porzi. Ora la palla passa alla Regione : ci auguriamo non vi siano stravolgimenti rispetto a quanto da noi deciso, ma semmai miglioramenti in positivo. Rispetto alla partita del dimensionamento, pur esprimendo una generale condivisione dei criteri e delle scelte stabiliti dalla Conferenza provinciale , ho espresso riserve su due situazioni : quella di Bastia Umbra e, in maniera particolare, quella di Gubbio, dove l’accorpamento delle due Scuole Medie ( Nelli e Mastro Giorgio ), sia pure di natura “ orizzontale “, rischia per il futuro di creare problemi di sostenibilità sotto diversi aspetti. Ho quindi raccomandato, con serenità e indipendenza di giudizio, grande attenzione a tale situazione , considerandola possibilmente reversibile e non definitiva, in nome delle più alte e imprescindibili esigenze dell’efficacia della didattica e della tutela dei posti di lavoro”.
Gc12481.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 26 novembre 2012 – “Esprimo un forte e sentito ringraziamento a tutto il Consiglio – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - che, con me e con l’Assessore Porzi, senza distinzioni di maggioranza e di opposizione, ha condiviso il cammino democratico e partecipativo della definizione del nuovo Piano dell’Offerta formativa, un Piano votato all’unanimità giovedì 22 . Si tratta di una pianificazione fortemente aderente ai bisogni dei territori, calibrata sulle dinamiche socio – economiche, attentamente studiate con una completa ed efficace opera di ricognizione svolta in collaborazione con il mondo della scuola, le associazioni di categoria, i sindacati, le forze sociali . Un Piano che nulla lascia a quegli appetiti e a quelle ambizioni di singoli Istituti che confliggono con la tutela dell’interesse generale nella programmazione, con le Linee generali della Regione e con l’impostazione che l’Ente Provincia si è data specie da 3 anni a questa parte, con il concorso attivo della Commissione. Non abbiamo voluto far proliferare corsi e indirizzi utili solo a qualche dirigente scolastico , ma senza alcuna positiva ricaduta sul fronte formativo e sul futuro lavorativo degli studenti . Per troppi anni gli Enti locali hanno assecondato particolarismi, corporativismi , mode effimere e perniciose nella programmazione dell’offerta formativa : noi, invece, anche quest’anno abbiamo agito e deciso in totale difformità con quell’impostazione “ liberista “ e “ anarcoide “ che tanto danno ha fatto al mondo della scuola, smantellando ogni seria politica di programmazione in nome della rincorsa alle egoistiche volontà espresse su base locale. Abbiamo potenziato, in particolare, l’offerta inerente la meccatronica, confermando scelte degli anni precedenti e anzi estendendole ulteriormente ad altri territori; è stata una scelta forte, coraggiosa e raccomandata, tra l’altro, anche da autorevoli studiosi riuniti a convegno pochi giorni fa in un’iniziativa patrocinata dalla Provincia. Una scelta che già qualche anno fa, in varie parti della Provincia, ha consentito il mantenimento e qualche volta l’espansione di attività industriali ad alto valore aggiunto. Si sono poi evitati “ doppioni “ e sovrapposizioni di corsi e indirizzi , con grande attenzione alla razionalizzazione in campi dove il rischio di “ ipertrofia “ dell’offerta era reale e pericoloso. Si è raccomandata , e dovrà essere supportata da scelte concrete e precise, una riflessione sul non pieno successo degli indirizzi turistici, assolutamente indispensabile in una realtà , come quella della Provincia di Perugia, dove la filiera Turismo – Cultura – Ambiente è da anni un leit motiv che rischia di diventare sempre più utile alla grancassa della propaganda e sempre meno rispondente alla realtà dei fatti . Non è possibile che langua e mostri la corda un tipo di indirizzo che dovrebbe formare futuri operatori in un settore strategico, che costituisce tanta parte della storia dell’economia umbra, che racchiude una forte potenzialità espansiva ed è sempre più caratterizzato dalla ricerca costante della qualità, in sinergia con l’enogastronomia di eccellenza, la cultura, l’arte. Posso dire, in qualità di Presidente della III Commmissione, di essere fiero del lavoro svolto e lodo l’atteggiamento costruttivo di tutte le forze politiche, nonché la capacità di interlocuzione e mediazione dell’Assessore Porzi. Ora la palla passa alla Regione : ci auguriamo non vi siano stravolgimenti rispetto a quanto da noi deciso, ma semmai miglioramenti in positivo. Rispetto alla partita del dimensionamento, pur esprimendo una generale condivisione dei criteri e delle scelte stabiliti dalla Conferenza provinciale , ho espresso riserve su due situazioni : quella di Bastia Umbra e, in maniera particolare, quella di Gubbio, dove l’accorpamento delle due Scuole Medie ( Nelli e Mastro Giorgio ), sia pure di natura “ orizzontale “, rischia per il futuro di creare problemi di sostenibilità sotto diversi aspetti. Ho quindi raccomandato, con serenità e indipendenza di giudizio, grande attenzione a tale situazione , considerandola possibilmente reversibile e non definitiva, in nome delle più alte e imprescindibili esigenze dell’efficacia della didattica e della tutela dei posti di lavoro”.
Gc12481.red