Programmazione Rete scolastica e Offerta formativa
Per ciò che concerne la Programmazione della Rete scolastica e dell’Offerta formativa, il Servizio svolge attività di ricerca, programmazione, istruttoria, partecipazione e adozione della proposta annuale di Piano provinciale dell’Offerta formativa (per le scuole secondarie di II°) e del Piano di dimensionamento scolastico (riferito a tutte le scuole di ogni ordine e grado), approvati rispettivamente dal Consiglio Provinciale e dalla Conferenza provinciale ai sensi del DPR 233/1998. Tali atti sono definiti d’intesa con la Regione dell’Umbria, l’USR, le istituzioni scolastiche, le Conferenze partecipative d’Ambito, i Comuni e le Organizzazioni sindacali del comparto scuola presenti sul territorio provinciale.
L’attività di monitoraggio continuo quali-quantitativo dei dati sulla popolazione scolastica costituisce la base di analisi e valutazione dell’intera programmazione.
In particolare l’attività di pianificazione scolastica è volta a:
- ottimizzare e qualificare gli indirizzi di studio partendo sempre da un’attenta analisi delle attese e dei bisogni espressi dal territorio;
- raggiungere il dimensionamento “ottimale” delle istituzioni scolastiche (DPR 233/1998), ovvero l’equilibrio tra domanda di istruzione e organizzazione dell’offerta formativa con particolare riferimento alle caratteristiche demografiche, orografiche, geografiche, economiche, socio-culturali del territorio.
A tal fine sono definiti (art. 3- DPR233/1998) gli ambiti territoriali, di ampiezza differenziata a seconda del grado di istruzione, nei quali va garantita la permanenza e la stabilità delle suddette istituzioni. Il dimensionamento ottimale di ciascuna autonomia scolastica (nell’ambito degli indici minimi/massimi: 400/600 e 900 alunni nell’ultimo quinquennio, quali requisiti essenziali per l’acquisizione e per il mantenimento della personalità giuridica), viene definito in relazione a:
- consistenza della popolazione;
- caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio culturali del bacino d’utenza;
- estensione dei fenomeni di devianza giovanile e criminalità minorile;
- complessità di direzione, gestione e organizzazione didattica, con riguardo alla pluralità di gradi di scuole o indirizzi di studio coesistenti nella stessa istituzione, ivi comprese le attività di educazione permanente, di istruzione per adulti (CPIA: vedi sedi associate) e di perfezionamento o specializzazione, nonché alla conduzione di aziende agrarie, convitti annessi, officine e laboratori ad alta specializzazione…
Qualora le istituzioni scolastiche non raggiungono i parametri minimi di riferimento, queste sono di norma accorpate orizzontalmente (Istituti di Istruzione Superiore) con le scuole secondarie di II° dello stesso grado comprese nel medesimo ambito territoriale o verticalmente in Istituti Comprensivi (infanzia, primaria, media) o Istituti omnicomprensivi (infanzia, primaria, media, superiori).