“Da evidenziare il notevole risultato che è stato raggiunto sul fronte dei tempi di pagamento dei fornitori e prestatori di servizi: il calcolo dell’indice di tempestività dei pagamenti evidenzia il notevole miglioramento nei tempi medi di pagamento delle imprese fornitrici della Provincia, passando da un ritardo medio di 29 giorni del 2017, 18 giorni del 2018, - 2,49 giorni del 2019 e a –17,96 giorni del 2020. Questo dato indica che, mediamente, la Provincia di Perugia paga i propri fornitori entro 12 giorni circa dal ricevimento della fattura. E’ un dato di grande rilevanza che sottolinea l’efficacia delle misure adottate nel tempo per il miglioramento delle procedure interne di liquidazione e pagamento dei debiti verso i fornitori”.
Rimane tuttavia sul tavolo l’oramai annosa questione del credito che l’Ente di Piazza Italia vanta nei confronti della Regione per assolvere le funzioni regionali attribuite alla Provincia e che ammonta a oltre 24,5 milioni di euro.
“Il rendiconto 2020 certifica una spesa complessiva per le funzioni regionali di 5.320.602 euro – spiega Borghesi -, e ad oggi, risulta un debito residuo da parte della Regione, al netto delle somme rimborsate, di euro 24.590.535.
Visto il prolungarsi di questa situazione la Provincia di Perugia, insieme a quella di Terni, ha chiesto alla Regione il pagamento di tale somma mediante diffida, con trenta giorni di tempo per trovare una soluzione, termine abbondantemente superato. A questo punto – sottolinea la consigliera - riteniamo si debba trovare una soluzione perché altrimenti i due enti dovranno attivarsi per gli atti conseguenti. Trovo questa situazione un atteggiamento istituzionalmente poco corretto. La Regione non può far finta di nulla perché non ci sono solamente le manutenzioni straordinarie (tra l’altro le risorse messe a bilancio dalla Regione sono assolutamente insufficienti), ma è necessario mettere in campo una nuova progettualità. Tale questione non è più rinviabile perché comincia a creare pesanti difficoltà rispetto al bilancio e ai parametri legati alle nostre capacità assunzionali.
Mi appello al senso di responsabilità e ai rapporti istituzionali - conclude Borghesi - per la convocazione di una riunione per trovare una soluzione, sia per il pregresso che per il futuro. Non possiamo sospendere la manutenzione sulle strade regionali perché sarebbe un’interruzione di pubblico servizio, ma in maniera cosciente e responsabile sappiamo che occorre intervenire al più presto per la sicurezza e la pubblica incolumità dei cittadini”.