Bacchetta e Borghesi: “Equilibrio finanziario, ma con situazioni da risolvere. Urgente sistemare il credito con la Regione”
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 23 giugno ‘21 – Con 7 voti favorevoli della maggioranza e 5 contrari dell’opposizione il Consiglio provinciale ha approvato il Bilancio di previsione per il triennio 2021-2023.
Il documento finanziario è stato illustrato all’assemblea dalla consigliera Erika Borghesi, con delega al bilancio.
“Nonostante permangano delle criticità che nel medio-lungo periodo possono metterne in crisi la tenuta, si tratta di un bilancio in equilibrio finanziario – ha detto Borghesi - La principale di queste riguarda l’annosa questione del mancato riconoscimento da parte della Regione Umbria di adeguate risorse a favore della Provincia per l’esercizio delle funzioni regionali attribuite con la legge regionale n.10/2015. Infatti, dall’anno 2016, la Provincia di Perugia, pur in assenza di previsione di copertura finanziaria da parte della Regione, sta gestendo tali funzioni, tra cui la viabilità regionale, utilizzando risorse umane, finanziarie e strumentali proprie. Le spese sostenute sono state prontamente e regolarmente rendicontate a Palazzo Donini, senza ricevere, ad oggi, riscontro nel merito”.
Per quanto riguarda le entrate, si stima ancora per l’anno 2021 una riduzione rispetto al gettito pre-pandemico di circa 1,8 milioni; tale riduzione di risorse in entrata è tuttavia interamente coperta dal parziale utilizzo del fondo vincolato di cui ai trasferimenti del decreto “rilancio” del maggio 2020.
La spesa corrente conferma il trend di costante decrescita attestandosi a 90 milioni circa mentre la spesa per investimenti si conferma in aumento a testimonianza del ruolo di rilievo che l’Ente assume nel sostegno all’economia locale. Il totale della spesa per investimenti ammonta, nel triennio, a euro 173,8 milioni circa, di cui 80,1 milioni circa per interventi nel settore dell’edilizia scolastica, 20,7 ml. per interventi sul patrimonio provinciale, e 72,3 ml. per interventi sulla viabilità provinciale e regionale.
“E’ un bilancio buono, di grandi prospettive – ha commentato il Presidente dell’Ente Luciano Bacchetta – tuttavia siamo ancora in mezzo al guado per la confusione normativa che riguarda il ruolo della Provincia, anche se timidi segnali di ridarle una dignità politica si scorgono.
Permane ancora oggi il problema dei rapporti con la Regione per la questione dei crediti che noi vantiamo nei suoi confronti per lo svolgimento delle funzioni e come atto conclusivo della mia presidenza dovremo passare alle ‘carte bollate’ - ammette Bacchetta -. Ho fatto del tutto per evitare lo scontro, ma diventa complicato continuare ad accettare questa situazione”.
Tale problematica è stata ripresa anche da Marcello Rigucci che denuncia come “in tutti questi anni non si sia riusciti a riunire un tavolo di trattativa con la Regione, segno di mancanza di rispetto. Si calcola che da qui al 2023 la Regione stanzierà 7,2 milioni di euro quando ne servirebbero almeno 29 per la viabilità, quindi nettamente inferiore. Non è più tollerabile che la Provincia finanzi la Regione. La situazione deve essere risolta”. Alla “vertenza” con la Regione ha fatto riferimento anche il consigliere Fabrizio Gareggia, nel giustificare il suo voto contrario. Quest’ultimo ha inoltre ricordato come “nel 2022 torneranno a pesare, come fanno notare anche i revisori dei conti, i mutui sospesi. Una criticità che va presa in tempo”. Rispetto ai rapporto con la Regione per il consigliere Ivano Bocchini occorre “cambiare approccio e strategia”, mentre Andrea Lignani Marchesani, nell’annunciare il proprio voto “convintamente contrario”, ha esteso il suo ragionamento parlando di una Provincia in cui da tempo, per le vicende che l’hanno attraversata, la politica ha abdicato. Dalle fila della maggioranza è invece intervenuto Stefano Ceccarelli che ha dichiarato di intravedere due segnali importanti: i conti messi in sicurezza e investimenti “ambiziosi”.
Oi21069.RB/ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 23 giugno ‘21 – Con 7 voti favorevoli della maggioranza e 5 contrari dell’opposizione il Consiglio provinciale ha approvato il Bilancio di previsione per il triennio 2021-2023.
Il documento finanziario è stato illustrato all’assemblea dalla consigliera Erika Borghesi, con delega al bilancio.
“Nonostante permangano delle criticità che nel medio-lungo periodo possono metterne in crisi la tenuta, si tratta di un bilancio in equilibrio finanziario – ha detto Borghesi - La principale di queste riguarda l’annosa questione del mancato riconoscimento da parte della Regione Umbria di adeguate risorse a favore della Provincia per l’esercizio delle funzioni regionali attribuite con la legge regionale n.10/2015. Infatti, dall’anno 2016, la Provincia di Perugia, pur in assenza di previsione di copertura finanziaria da parte della Regione, sta gestendo tali funzioni, tra cui la viabilità regionale, utilizzando risorse umane, finanziarie e strumentali proprie. Le spese sostenute sono state prontamente e regolarmente rendicontate a Palazzo Donini, senza ricevere, ad oggi, riscontro nel merito”.
Per quanto riguarda le entrate, si stima ancora per l’anno 2021 una riduzione rispetto al gettito pre-pandemico di circa 1,8 milioni; tale riduzione di risorse in entrata è tuttavia interamente coperta dal parziale utilizzo del fondo vincolato di cui ai trasferimenti del decreto “rilancio” del maggio 2020.
La spesa corrente conferma il trend di costante decrescita attestandosi a 90 milioni circa mentre la spesa per investimenti si conferma in aumento a testimonianza del ruolo di rilievo che l’Ente assume nel sostegno all’economia locale. Il totale della spesa per investimenti ammonta, nel triennio, a euro 173,8 milioni circa, di cui 80,1 milioni circa per interventi nel settore dell’edilizia scolastica, 20,7 ml. per interventi sul patrimonio provinciale, e 72,3 ml. per interventi sulla viabilità provinciale e regionale.
“E’ un bilancio buono, di grandi prospettive – ha commentato il Presidente dell’Ente Luciano Bacchetta – tuttavia siamo ancora in mezzo al guado per la confusione normativa che riguarda il ruolo della Provincia, anche se timidi segnali di ridarle una dignità politica si scorgono.
Permane ancora oggi il problema dei rapporti con la Regione per la questione dei crediti che noi vantiamo nei suoi confronti per lo svolgimento delle funzioni e come atto conclusivo della mia presidenza dovremo passare alle ‘carte bollate’ - ammette Bacchetta -. Ho fatto del tutto per evitare lo scontro, ma diventa complicato continuare ad accettare questa situazione”.
Tale problematica è stata ripresa anche da Marcello Rigucci che denuncia come “in tutti questi anni non si sia riusciti a riunire un tavolo di trattativa con la Regione, segno di mancanza di rispetto. Si calcola che da qui al 2023 la Regione stanzierà 7,2 milioni di euro quando ne servirebbero almeno 29 per la viabilità, quindi nettamente inferiore. Non è più tollerabile che la Provincia finanzi la Regione. La situazione deve essere risolta”. Alla “vertenza” con la Regione ha fatto riferimento anche il consigliere Fabrizio Gareggia, nel giustificare il suo voto contrario. Quest’ultimo ha inoltre ricordato come “nel 2022 torneranno a pesare, come fanno notare anche i revisori dei conti, i mutui sospesi. Una criticità che va presa in tempo”. Rispetto ai rapporto con la Regione per il consigliere Ivano Bocchini occorre “cambiare approccio e strategia”, mentre Andrea Lignani Marchesani, nell’annunciare il proprio voto “convintamente contrario”, ha esteso il suo ragionamento parlando di una Provincia in cui da tempo, per le vicende che l’hanno attraversata, la politica ha abdicato. Dalle fila della maggioranza è invece intervenuto Stefano Ceccarelli che ha dichiarato di intravedere due segnali importanti: i conti messi in sicurezza e investimenti “ambiziosi”.
Oi21069.RB/ET