(Cittadino e Provincia) Magione, 25 giugno ‘21 – È deceduta nel pomeriggio di ieri, 24 giugno, Maria Maddalena Chiappini responsabile della cooperativa L’Alzavola che gestisce l’Oasi naturalistica La valle di San Savino, Magione.
Se ne è andata a 49 anni, dopo una malattia, tra lo sconforto di quanti, privati cittadini e istituzioni, hanno potuto conoscerla ed apprezzarla sia a livello umano che per la sua competenza naturalistica, dimostrata dall’importante lavoro da lei svolto nella promozione e gestione della struttura.
A innumerevoli visitatori, turisti e studenti ha trasmesso amore e conoscenza del territorio e ha fatto comprendere come turismo e rispetto per la natura possano camminare a braccetto.
In questi ultimi 20 anni ha contribuito in maniera sostanziale alla crescita della sensibilità ambientale e della cultura naturalistica nel territorio lacustre, dimostrando come un ambiente ben conservato non sia un impedimento, ma anzi una risorsa anche a fini turistici.
Con le sue iniziative ha fatto conoscere il Trasimeno in tutta Italia e in Europa.
Ricercatrice acuta e scrupolosa, come attestano oggi i suoi colleghi, ha contribuito in maniera sostanziale alla ricerca ornitologica in Umbria, tanto da farla divenire una delle regioni meglio conosciute in Italia sotto il profilo dell'avifauna.
“Una grande perdita non solo per familiari e amici, ma per tutto il territorio lacustre.”
Tra le altre cose è stata anche autrice de “Le favole della Valle”, con storie tratte da leggende e storie popolari per rende ancora più magico il luogo a cui ha dedicato la sua vita.
(Cittadino e Provincia) Magione, 25 giugno ‘21 – È deceduta nel pomeriggio di ieri, 24 giugno, Maria Maddalena Chiappini responsabile della cooperativa L’Alzavola che gestisce l’Oasi naturalistica La valle di San Savino, Magione.
Se ne è andata a 49 anni, dopo una malattia, tra lo sconforto di quanti, privati cittadini e istituzioni, hanno potuto conoscerla ed apprezzarla sia a livello umano che per la sua competenza naturalistica, dimostrata dall’importante lavoro da lei svolto nella promozione e gestione della struttura.
A innumerevoli visitatori, turisti e studenti ha trasmesso amore e conoscenza del territorio e ha fatto comprendere come turismo e rispetto per la natura possano camminare a braccetto.
In questi ultimi 20 anni ha contribuito in maniera sostanziale alla crescita della sensibilità ambientale e della cultura naturalistica nel territorio lacustre, dimostrando come un ambiente ben conservato non sia un impedimento, ma anzi una risorsa anche a fini turistici.
Con le sue iniziative ha fatto conoscere il Trasimeno in tutta Italia e in Europa.
Ricercatrice acuta e scrupolosa, come attestano oggi i suoi colleghi, ha contribuito in maniera sostanziale alla ricerca ornitologica in Umbria, tanto da farla divenire una delle regioni meglio conosciute in Italia sotto il profilo dell'avifauna.
“Una grande perdita non solo per familiari e amici, ma per tutto il territorio lacustre.”
Tra le altre cose è stata anche autrice de “Le favole della Valle”, con storie tratte da leggende e storie popolari per rende ancora più magico il luogo a cui ha dedicato la sua vita.