La lotta agli stereotipi di genere parte da un uso consapevole del linguaggio. Le parole non sono mai innocue
(Cittadino e Provincia) Perugia 25 novembre ‘24 – La Provincia di Perugia e la Consigliera di Parità Elena Bistocchi hanno accolto, nella sala del consiglio, 80 studenti del Liceo Artistico Bernardino di Betto di Perugia e dell’Istituto di Istruzione Superiore Giordano Bruno che partono oggi verso un percorso che li porterà alla decostruzione degli stereotipi di genere passando per un linguaggio corretto e consapevole. La restituzione del lavoro degli studenti coinvolti è prevista per il prossimo mese di marzo.
Il Progetto “Il rispetto nelle relazioni: Obiettivo Parità di Genere”, presentato oggi in Provincia, nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ha visto gli interventi di Rosella De Leonibus, psicologa-psicoterapeuta, l’antropologa Roberta Pompili e l’antropologo Andrea Ravenda (docente presso l’università degli studi di Torino).
A portare i saluti istituzionali sono stati: Stefania Proietti Presidente della Provincia di Perugia, Francesca Pasquino consigliera Provinciale, Francesca Tizi assessora Comune di Perugia e Caterina Grechi Presidente C.P.O Regione Umbria.
“Voglio rimarcare, insieme a voi, la ferma volontà di sostenere sempre di più i Centri anti violenza - ha detto Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia - che sono dei punti di riferimento nella nostra regione, fondamentali per le donne che subiscono violenza, per i loro figli e per le loro famiglie.
Questi Centri possono rappresentare la salvezza per tante donne che si trovano nella spiacevole condizione di vittime di soprusi. Ricordo volentieri, inoltre, l’impegno delle agenti di polizia locale e provinciale che lavorano nel campo della sicurezza e spesso sono di grande aiuto nell’aiutare le donne.
La presenza di noi donne nei ruoli istituzionali e nelle professioni, che per troppo tempo sono rimasti appannaggio solo degli uomini è importante, per il carisma, per la sorellanza che ci unisce, per il senso di rifugio e di cura che esprimiamo nei confronti delle altre donne/sorelle”.
Ad introdurre la mattinata è stata la nuova Consigliera di Parità della Provincia di Perugia Elena Bistocchi. “La parità di genere è necessaria e va attuata in tutti i campi, - ha detto Bistocchi - specialmente nel mondo del lavoro dove è necessario contrastare ogni discriminazione. Oggi partiamo da quanto previsto nella Convenzione di Istanbul per la prevenzione della violenza, che vede come prima cosa il contrasto dello stereotipo di genere e il rispetto nelle relazioni. Serve diffondere la cultura del rispetto – conclude Bistocchi - e insieme lavorare sulla decostruzione degli stereotipi di genere, per favorire l’implementazione e la diffusione della cultura della parità di genere anche attraverso l’adozione di un linguaggio rispettoso scevro da pregiudizi".
La mattinata ha visto la lettura di alcuni brani, utili all’apertura della discussione come: “Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più” di Michela Murgia e “Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole” di Vera Gheno.
Rosella De Leonibus ha consegnato ai ragazzi presenti un cartoncino con su scritto: Quando qualcuno ti ama: Non ti umilia, non ti tratta male, non ti mette pressione, non ti dice come vestirti, non deride i tuoi progressi, non ti controlla, non ti isola, non è invidioso di te, non ti infastidisce e non ti ridicolizza. “Chi ti vuole bene non ti tratta male ma ti ama, quando dici no. E’ no. Non ci devono mettere pressione per prendere una decisione, magari affrettata. Se mi dici come mi devo vestire vuol dire che mi consideri una tua proprietà, dobbiamo essere libere di esprimerci anche attraverso il nostro modo di essere”. Questi concetti semplici, ma non scontati, hanno catturato l'attenzione degli studenti portandoli ad una riflessione personale visibile anche dall’esterno attraverso uno sguardo attento che non si è mai distolto dall’argomento.
A seguire gli antropologi Roberta Pompili e Andrea Ravenda hanno presentato, proponendo immagini e racconti esplicativi, un excursus sui concetti di maschiele e femminile frutto di culture acquisite che come tali possono essere modificate. Da questa analisi può partire una decostruzione degli stereotipi di genere che ingabbiano tutti, uomini e donne.
Pariopportunità24021.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 25 novembre ‘24 – La Provincia di Perugia e la Consigliera di Parità Elena Bistocchi hanno accolto, nella sala del consiglio, 80 studenti del Liceo Artistico Bernardino di Betto di Perugia e dell’Istituto di Istruzione Superiore Giordano Bruno che partono oggi verso un percorso che li porterà alla decostruzione degli stereotipi di genere passando per un linguaggio corretto e consapevole. La restituzione del lavoro degli studenti coinvolti è prevista per il prossimo mese di marzo.
Il Progetto “Il rispetto nelle relazioni: Obiettivo Parità di Genere”, presentato oggi in Provincia, nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ha visto gli interventi di Rosella De Leonibus, psicologa-psicoterapeuta, l’antropologa Roberta Pompili e l’antropologo Andrea Ravenda (docente presso l’università degli studi di Torino).
A portare i saluti istituzionali sono stati: Stefania Proietti Presidente della Provincia di Perugia, Francesca Pasquino consigliera Provinciale, Francesca Tizi assessora Comune di Perugia e Caterina Grechi Presidente C.P.O Regione Umbria.
“Voglio rimarcare, insieme a voi, la ferma volontà di sostenere sempre di più i Centri anti violenza - ha detto Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia - che sono dei punti di riferimento nella nostra regione, fondamentali per le donne che subiscono violenza, per i loro figli e per le loro famiglie.
Questi Centri possono rappresentare la salvezza per tante donne che si trovano nella spiacevole condizione di vittime di soprusi. Ricordo volentieri, inoltre, l’impegno delle agenti di polizia locale e provinciale che lavorano nel campo della sicurezza e spesso sono di grande aiuto nell’aiutare le donne.
La presenza di noi donne nei ruoli istituzionali e nelle professioni, che per troppo tempo sono rimasti appannaggio solo degli uomini è importante, per il carisma, per la sorellanza che ci unisce, per il senso di rifugio e di cura che esprimiamo nei confronti delle altre donne/sorelle”.
Ad introdurre la mattinata è stata la nuova Consigliera di Parità della Provincia di Perugia Elena Bistocchi. “La parità di genere è necessaria e va attuata in tutti i campi, - ha detto Bistocchi - specialmente nel mondo del lavoro dove è necessario contrastare ogni discriminazione. Oggi partiamo da quanto previsto nella Convenzione di Istanbul per la prevenzione della violenza, che vede come prima cosa il contrasto dello stereotipo di genere e il rispetto nelle relazioni. Serve diffondere la cultura del rispetto – conclude Bistocchi - e insieme lavorare sulla decostruzione degli stereotipi di genere, per favorire l’implementazione e la diffusione della cultura della parità di genere anche attraverso l’adozione di un linguaggio rispettoso scevro da pregiudizi".
La mattinata ha visto la lettura di alcuni brani, utili all’apertura della discussione come: “Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più” di Michela Murgia e “Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole” di Vera Gheno.
Rosella De Leonibus ha consegnato ai ragazzi presenti un cartoncino con su scritto: Quando qualcuno ti ama: Non ti umilia, non ti tratta male, non ti mette pressione, non ti dice come vestirti, non deride i tuoi progressi, non ti controlla, non ti isola, non è invidioso di te, non ti infastidisce e non ti ridicolizza. “Chi ti vuole bene non ti tratta male ma ti ama, quando dici no. E’ no. Non ci devono mettere pressione per prendere una decisione, magari affrettata. Se mi dici come mi devo vestire vuol dire che mi consideri una tua proprietà, dobbiamo essere libere di esprimerci anche attraverso il nostro modo di essere”. Questi concetti semplici, ma non scontati, hanno catturato l'attenzione degli studenti portandoli ad una riflessione personale visibile anche dall’esterno attraverso uno sguardo attento che non si è mai distolto dall’argomento.
A seguire gli antropologi Roberta Pompili e Andrea Ravenda hanno presentato, proponendo immagini e racconti esplicativi, un excursus sui concetti di maschiele e femminile frutto di culture acquisite che come tali possono essere modificate. Da questa analisi può partire una decostruzione degli stereotipi di genere che ingabbiano tutti, uomini e donne.
Pariopportunità24021.DB